Galaxy Ring, un assaggio delle funzioni grazie a Samsung Health

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C'è grande attesa per il Galaxy Unpacked del 10 luglio. Non tanto per la nuova generazione di pieghevoli, nei confronti dei quali le aspettative sono alte come ogni anno, quanto per il primo anello smart di Samsung, anzi per il primo dispositivo di questo tipo concepito da un colosso globale del calibro di Samsung, che quando si lancia in un'avventura, di norma, tira fuori un progetto che diventa subito un riferimento per il mercato, il benchmark per gli altri.

Non ci sono conferme ufficiali sulla presentazione di Galaxy Ring durante l'evento del 10 luglio, ma ci stupirebbe parecchio - al di là dei rumor sulla commercializzazione negli USA ad agosto - non vederlo all'Unpacked, dal momento che l'anello smart "esiste" e si è visto in altre occasioni. Insomma: Samsung lo ha fatto vedere più volte dando la sensazione che il prodotto è pronto, per cui ci aspettiamo che fra le novità ufficiali tra una settimana ci sia anche lui.

STRESS, CICLO E RUSSAMENTO

La sensazione è sostenuta anche dall'analisi sull'app Samsung Health dei colleghi di androidauthority.com. L'APK teardown, cioè l'analisi del codice dell'applicazione, dell'ultima versione di Samsung Health ha evidenziato una serie di funzionalità dedicate alla salute e al benessere riferite a Galaxy Ring. I colleghi sono riusciti a estrarre alcuni screenshot, li trovate di seguito.


I riferimenti all'anello smart sono chiari, inequivocabili. Nella sezione di Heath sullo stress ad esempio si legge chiaramente "Measuring with ring..." cioè misurazione con l'anello, e la stessa didascalia appare durante la rilevazione della frequenza cardiaca. Non sono le uniche tracce, Galaxy Ring permetterà di misurare la temperatura della pelle e fornire delle stime sul ciclo mestruale.


Tornerà utile anche per rilevare il russamento, ma come i Galaxy Watch non potrà farlo in autonomia. Avrà bisogno del contribuito dello smartphone, che deve essere nelle vicinanze all'anello e in carica per rilevare i suoni ambientali da incrociare con i parametri raccolti dal Ring.

Tra le indiscrezioni più recenti sul primo anello smart dell'azienda coreana c'è quella sulla ricarica, che avverrà - pare - attraverso una custodia del tutto simile a quelle in cui si ripongono gli auricolari wireless. Anche gli anelli smart esistenti ricorrono a soluzioni simili, ma le loro custodie sono accomunate dall'assenza di una batteria integrata che permetta di ricaricare ovunque l'anello, come del resto siamo abituati con gli auricolari.

Non sappiamo se Samsung interverrà inserendo una batteria nel case per una ricarica al volo, prendendosi un vantaggio competitivo non indifferente nei confronti dei concorrenti. L'autonomia di Galaxy Ring, ad ogni modo, dovrebbe essere sufficiente a garantire un'esperienza di livello a prescindere dalla tipologia di case, se a mo' di base per la ricarica o nei panni di custodia di ricarica: per i rumor un "pieno" di energia basterà a garantire oltre una settimana d'uso.


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