Sleep Audio Collection: è lo studio avviato di Google dal quale potrebbe prender vita la funzionalità per rilevare russamento e tosse che Google sta testando con l'aiuto dei dipendenti e che, se dovesse dare i risultati attesi, finirebbe per far parte delle funzionalità di Android o quanto meno dei Pixel. Lo segnalano i colleghi di 9to5google.com dopo aver trovato delle indicazioni piuttosto chiare nel codice di Google Health Studies, l'app che permette agli utenti - non in Italia - di contribuire alle ricerche sulla salute.
Di Health Studies è da poco disponibile la versione 2.0 che è stata passata al setaccio nel consueto APK Insight. Ecco la descrizione del test riportata dai colleghi in cui Google chiama a raccolta i suoi dipendenti con uno smartphone Android affinché contribuiscano alla sperimentazione:
Devi essere un Googler (un dipendente Google, ndr) a tempo pieno con un telefono Android per partecipare a questo studio. È necessario ai fini dello studio che nella stessa stanza non dorma più di un adulto e che questo non lavori per un'azienda concorrente.
Al di là del comprensibile timore che un dipendente di un'azienda rivale possa alterare i test, Google spiega che il suo "team di rilevamento della salute sta lavorando per portare una suite avanzata di funzionalità di rilevamento e algoritmi sui dispositivi Android, con l'obiettivo di fornire agli utenti una visione d'insieme sul loro sonno". Il test è propedeutico all'obiettivo perché fornirà "i dati necessari per convalidare, ottimizzare e sviluppare tali algoritmi".
ESCLUSIVA DEI PIXEL?
Google promette già durante la fase sperimentale che l'analisi delle registrazioni per il monitoraggio di russamento e tosse verrà svolta in locale, sul dispositivo, in modo da garantire la privacy. Molti i dubbi, allo stato attuale. C'è ad esempio da capire se una volta terminati i test la novità sarà esclusiva dei Pixel o finirà per essere una caratteristica funzionale di Android, magari dopo un'esclusiva a tempo proprio sui Pixel. E ancora in quale app sarà implementata, se su Google Fit o su Orologio, magari nella sezione Sveglie.
Quel che è certo è che Google continua a impegnarsi sul fronte del monitoraggio della salute ad ampio spettro. Lo scorso anno ad esempio su Google Fit arrivò la possibilità di utilizzare le fotocamere dello smartphone, anzi dei Pixel, per monitorare frequenza cardiaca e respirazione. Il monitoraggio di russamento e tosse potrebbe seguire la stessa parabola e debuttare sui Pixel magari già in autunno, anche se chi possiede un qualsiasi altro smartphone Android non sarebbe contentissimo, essendo ancora in attesa di poter monitorare cuore e respiro tramite le fotocamere.
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