Google ha alzato, per la prima volta da quasi 10 anni, il prezzo massimo che un'app può avere su Google Play. Pensate che in origine questo limite era di "soli" 200 dollari, diventati 400 nel 2015, e ora elevati fino a 1.000 dollari. Tradotto nel nostro conio, questo significa che un'app Android può costare fino a 940 euro, rispetto ai 350 euro precedenti.
È chiaro ormai a tutti che la maggior parte delle app costi cifre ben più basse di queste, spesso nell'orbita dei 5 euro. Se poi andiamo a scomodare qualche programma professionale, come un LumaFusion, allora possiamo arrivare intorno ai 30 euro, e magari alcune app ancora più specifiche possono spingersi fino a 100 euro, ma a chi servirà mai un'app che può costare quanto (se non di più) del telefono stesso?
Probabilmente solo app e servizi di livello enterprise potranno mai raggiungere cifre intorno ai 1000 euro (qui sono riportati i limiti per ciascun paese), magari con abbonamenti annuali molto costosi.
Del resto software simili esistono eccome per sistemi desktop, anche se su mobile stentiamo a vederne una grandissima esigenza.
Di una cosa però siamo sicuri: ci sarà senz'altro chi sfrutterà la cosa per scherzarci su. Esistono già adesso alcune app fatte al solo scopo di toccare i limiti imposti da Google, senza ottenere nulla in cambio.
L'esempio più eclatante si chiama "The Most Expensive App": costa 400 dollari e non fa nulla in pratica. Purtroppo non è disponibile in Italia, ma del resto se c'è qualcuno così folle da buttare via i suoi soldi, perché non dargliene la possibilità?