Con la pandemia di COVID-19 in fase calante e la voglia sempre più marcata di tornare alla normalità, Alphabet e soprattutto Google annunciano massicci investimenti per ampliare uffici e data center. Solo negli Stati Uniti e solo nel 2022, Sundar Pichai, amministratore delegato sia di Alphabet sia di Google, saranno stanziati 9,5 miliardi di dollari per la realizzazione di nuove strutture e l'ampliamento di quelle già esistenti, con l'obiettivo di creare almeno 12.000 nuovi posti di lavoro fissi. Per paragone, è interessante osservare che negli ultimi cinque anni gli investimenti sono stati pari a oltre 37 miliardi per un totale di 40.000 posti di lavoro.
Come mostra l'animazione qui di seguito, gli interventi previsti da Google sono numerosi sia per quanto riguarda gli uffici veri e propri sia per i datacenter. La società punta a realizzare strutture sempre più ecologiche ed efficienti, tenendo ben presente l'obiettivo di raggiungere le emissioni zero entro il 2030. In particolare, il nuovo ufficio a Sunnyvale (California) sarà certificato con la The Living Building Challenge dell'International Living Future Institute, una delle più restrittive e severe iniziative ecologiche in ambito architettonico.
Il problema principale resta che i lavoratori continuano a essere estremamente riluttanti all'idea di tornare in ufficio. Il post pubblicato sul blog ufficiale della società da Pichai in persona riconosce che "potrebbe sembrare un'idea controintuitiva incrementare i nostri investimenti negli uffici fisici in un periodo in cui adottiamo più flessibilità nel nostro modo di lavorare. Tuttavia crediamo che sia più importante che mai investire nei nostri campus e che facendo ciò realizzeremo prodotti migliori, garantiremo una maggior qualità della vita ai nostri dipendenti, e realizzeremo comunità più forti".
Un aspetto importante della questione è l'indotto. Google osserva che per ogni posto di lavoro nel settore high-tech se ne creano in media altri quattro nell'economia locale. Nel proprio rapporto sull'impatto economico per il 2021, la società ha detto di aver contribuito all'attività economica di imprese, ONG, editori, sviluppatori e creatori per circa 617 miliardi di dollari.
Grazie all'ecosistema di app Android nel solo 2021 sono stati creati altri 2 milioni di posti di lavoro, e il sistema YouTube ha supportato circa 394.000 posti di lavoro nel 2020.