Google Drive, su Web è in arrivo un sistema di filtri per velocizzare la ricerca

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Google Drive, su Web in arrivo un sistema di filtri per velocizzare la ricerca

01 Aprile 2023 1

Su Google Drive Web desktop sono in arrivo i cosiddetti chip di ricerca: si tratta sostanzialmente di shortcut che permettono di filtrare rapidamente il contenuto della propria cartella di cloud storage in base a determinati parametri - ovvero tipo di file, persone e data di ultima modifica. I chip compariranno subito sotto all’area in alto in cui viene mostrato il percorso nel filesystem della cartella che si sta visualizzando (e che nella home dice semplicemente Il mio Drive).

Come potete vedere nell’animazione qui di seguito, condivisa da Google stessa, si tratta di menu dropdown; naturalmente le scelte a disposizione variano in base ai contenuti caricati nella cartella (esempio banale, non viene mostrato “PDF” tra i tipi di file disponibili se non c’è nessun file con questa estensione). Vale la pena osservare che più in alto rimane disponibile il campo di testo per una ricerca più approfondita e specializzata.

Google specifica che la novità è già in distribuzione per tutti gli account - sia quelli a pagamento (inclusi Workspace, G Suite Legacy Basic e Business) sia quelli personali gratuiti. Come sempre, ci vorrà qualche giorno affinché compaia a tutti gli account: Google prevede un po’ più di due settimane, al solito, per gli account Worskpace registrati nei domini Rilascio rapido, mentre per quelli registrati nel circuito Rilascio programmato (è l’opzione predefinita) si parla di una data non meglio specificata nel secondo trimestre del 2023, quindi tra aprile e giugno. La novità riguarda esclusivamente la versione Web desktop del servizio

Nelle ultime settimane abbiamo visto una spinta piuttosto decisa da parte di Google nell’aggiornare il suo servizio di cloud storage: è recentemente arrivato il design Material You su Web e a brevissimo dovrebbe essere aggiornata anche l’interfaccia su tablet Android. A inizio mese è anche arrivata la possibilità di aggiungere note ai file PDF. Tuttavia, è stata introdotta anche una novità che potremmo definire peggiorativa: un limite massimo di cinque milioni di elementi per account. Può sembrare estremamente generoso, ma alcune imprese che usano il servizio prevalentemente per archiviare documenti si stanno trovando un po’ in difficoltà.


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