Google permette ora di scoprire da dove viene una foto su Internet

6 months ago 70

Ricordate la foto dello squalo che "nuotava" in un'autostrada americana allagata dopo un tornado? E le immagini di Trump sotto arresto o del Papa con il piumino?

La storia di Internet è lastricata di falsi, e l'arrivo dell'intelligenza artificiale ha peggiorato esponenzialmente questo fenomeno, rendendo molto difficile distinguere il vero dal falso (ecco le app per creare immagini con l'IA). La GrandeG però sta lanciando una serie di iniziative per combattere questo fenomeno, e dopo averlo annunciato all'I/O di maggio ha ora rilasciato - con un po' di ritardo - il suo strumento "Informazioni su questa immagine" nella Ricerca Google.

Utilizzare lo strumento, purtroppo disponibile al momento solo negli Stati Uniti (almeno stando alle informazioni fornite all'I/O), è semplicissimo.

Dopo aver effettuato una ricerca per immagini sulla ricerca Google da browser, basta toccare l'icona con tre puntini in alto a destra rispetto all'immagine ottenuta e toccare, nel menu che si apre, la voce Informazioni su questa immagine.

Google vi offrirà una serie di informazioni relative, come:

  • Quando l'immagine e immagini simili sono state indicizzate per la prima volta da Google,
  • Dove potrebbe essere apparso per la prima volta,
  • Dove altro è stato visto online (come su notizie, social o siti di controllo dei fatti)

Lo strumento, accessibile da dispositivi mobili, funziona in maniera simile a Informazioni su questo risultato, una voce che consente scoprire la fonte dei risultati per le ricerche di testo (quella sì disponibile da noi, e a cui potete accedervi toccando i tre puntini in alto a destra dopo aver effettuato una ricerca).

Ma non solo. Oltre al contesto dell'immagine, se queste informazioni sono disponibili lo strumento vi mostra anche i metadati, il che potrebbe offrire dettagli sul fatto che l'immagine sia stata generata dall'IA.

L'idea è aiutare gli utenti a scoprire se un'immagine condivisa sui social media sia correlata o meno al contesto (o addirittura "vera"), ma al momento attuale ci sono dei limiti.

Oltre alla diffusione regionale, manca la possibilità di effettuare la ricerca tramite Google Lens, una funzione annunciata da Google a inizio anno, e manca anche la possibilità di accedervi scorrendo verso l'alto l'immagine nell'app Google quando siete su una pagina e volete saperne di più.

Inoltre Google all'annuncio di maggio aveva dichiarato che sarebbe arrivata più avanti anche la possibilità di accedere alla funzione toccando e tenendo premuta l'immagine o cliccandoci sopra con il tasto destro del mouse (da Chrome desktop), e infatti queste funzioni sono in via di sviluppo. 

Ma il limite più grande è che sono gli utenti stessi a dover scoprire le origini dell'immagine, piuttosto che Google a offrirlo in modo proattivo. Nondimeno, è un grande passo avanti, che si inserisce in una serie di iniziative della GrandeG per combattere le fake news e la disinformazione.

La casa di Mountain View ha infatti annunciato anche miglioramenti al suo Fact Check Explorer, lo strumento lanciato in beta all'inizio di quest'estate che consente di cercare tra i fact check effettuati online, per titolo, immagine o URL.

Inoltre Google afferma di essere al lavoro per utilizzare l'IA generativa per offrire maggiori informazioni sulle fonti online fornendo descrizioni generate dall'IA che verranno visualizzate nello strumento "Informazioni su questo risultato" e sono progettate per essere create quando fonti esistenti come Wikipedia o Google Knowledge Graph non hanno informazioni su un sito o un argomento minore.

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