Google Pixel 7 e 7 Pro, come riabilitare le app a 32 bit | xda-developers

1 year ago 119

Come sappiamo, i Pixel 7 e 7 Pro di Google sono tra i primi smartphone Android a supportare esclusivamente le app a 64 bit: il processo di eliminazione delle vecchie 32 bit è in corso già da anni, soprattutto a livello software (il Play Store non accetta più app a 32 bit dal 2019 circa), e ora anche i processori contenuti nei SoC iniziano a essere senza la parte di chip "legacy" che permette loro di girare. Tuttavia, negli ultimi flagship Google la limitazione è solo software: tutti i core (i Cortex-X2, i Cortex-A78 e i Cortex-A55 progettati da Arm) offrono ancora supporto ai 32 bit.

Su questo presupposto si basa il lavoro di un gruppetto di smanettoni/sviluppatori di xda-developers che è riuscito a riabilitare le app legacy sui Pixel più recenti. Il processo per l'utente finale (forse è più corretto dire "il power user finale", nel senso che è chiaramente rivolto solo a chi ha competenze piuttosto avanzate di informatica) non è esageratamente complicato, ma è decisamente meno intuitivo di quello che è il tradizionale "installa questo modulo Magisk". Chiaramente l'accesso root abilitato è uno dei prerequisiti chiave dell'intera operazione, ma è caldamente consigliata la lettura attenta e consapevole dell'intero articolo di spiegazione (diciamo che non è uno di quei casi in cui vale la pena saltare direttamente alla procedura punto per punto).

Oltre a richiedere un wipe completo del dispositivo, l'autore del post osserva che non si tratta di una mod che installi una volta e poi te ne dimentichi: "ora sei essenzialmente alla massima avanguardia. La fine potrebbe arrivare il prossimo mese con un aggiornamento firmware che è davvero 64-bit senza multilib. Installare un aggiornamento dimenticandosi di flashare la versione modificata di Magisk potrebbe costringerti a un wipe del dispositivo".

Insomma, meglio stare alla larga da una modifica del genere a meno che non sia strettamente necessario - ovvero, si ha bisogno di usare una o più app ancora a 32 bit. Facile immaginare che i casi siano molto limitati, ma del resto il bello di questo tipo di community è che spesso si muove in base al "perché posso" invece che al "perché serve all'utenza mainstream".

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(aggiornamento del 20 novembre 2022, ore 22:15)


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