Google Pixel, problemi di fedeltà dei clienti: divario con Apple e Samsung enorme

A quanto pare molti degli attuali possessori di dispositivi Pixel intendono cambiare bandiera quando sarà ora di acquistare il successore: una recente indagine di Statista Consumer Insights, basata su circa 10.000 interviste condotte negli Stati Uniti, indica che addirittura la maggioranza assoluta degli utenti, il 57%, ritiene “molto probabile” che il proprio prossimo smartphone sarà di un’altra marca.

Rispetto ai risultati ottenuti da Apple e Samsung, il divario è enorme: sono entrambe a pari merito con il 34%, vale a dire praticamente una persona esatta su tre invece che più di una su due. Per quanto riguarda la risposta diametralmente opposta, quella cioè che indica che è “molto improbabile” che si cambierà brand al prossimo giro, Apple è quella con la clientela più leale, con addirittura il 50% netto, mentre Samsung segue a distanza relativamente breve con il 44%. Per i Pixel c’è invece di nuovo un abisso, appena il 25%.

È chiaro che non tutti i mercati sono uguali, anzi proprio quello statunitense è uno dei più importanti per Apple, anche per la famosa questione delle “chat verdi VS chat blu” scaturita da iMessage. È uno dei pochi mercati, se non l’unico, in cui iOS è il sistema operativo mobile più diffuso, laddove nel resto del mondo vince di gran lunga Android. Tuttavia, è allo stesso tempo una delle regioni in cui i Pixel vanno più forti.

Purtroppo il sondaggio non si addentra nelle possibili spiegazioni o interpretazioni dei risultati. I Pixel hanno notoriamente un’ottima fotocamera, che è una delle qualità più ricercate dagli utenti, e prezzi/posizionamenti piuttosto vantaggiosi, con il “plus” di un software curato direttamente da Google - tanta AI ma anche supporto tempestivo e prolungato nel tempo. Tuttavia, ancora dopo tutti questi anni, l’esperienza d’uso non è sempre necessariamente al top - i bug sono tanti, le magagne hardware anche. E poi c’è la questione dei chip fabbricati da Samsung, che non sono all’altezza dei vari Snapdragon e perfino Dimensity (per non parlare degli Apple A) realizzati presso TSMC.