Qualcuno in Google deve essersi voltato indietro, e il suo sguardo fermato sui metodi espressivi che si usavano con i telefoni cellulari. Da qui l'idea di tornare alle origini, di togliere orpelli alle faccine attuali. Sono nate così le Noto Emoji monocromatiche, il corrispettivo delle Noto Emoji che hanno ricevuto un importante aggiornamento in concomitanza con il passaggio al Material You di Android 12.
Le nuove Noto Emoji mantengono una stretta parentela con le tradizionali a colori ma anche con le prime emoji di sempre, quelle a 8 bit che tornavano utili per dare espressività agli SMS. Tuttavia la filosofia che sta dietro è quella attuale: Google lascia piena libertà all'utente di partire dalle emoji monocromatiche e dargli colore, modificarne la dimensione o variare il peso del tratto, se smilzo o calcato.
Con il passare del tempo - ha scritto Google nel post sul blog in cui annuncia le nuove Noto Emoji - le emoticon sono diventate più dettagliate. Invece di esprimere concetti ampi, ha vinto la tendenza di progettarne di iper-realistiche. Non sarebbe un problema, tranne per il fatto che la specificità dello scheumorfismo ha comportato l'esclusione di concetti simili. [...] Rimuovendo quanti più dettagli possibile, le emoji potrebbero essere più flessibili, rappresentare un'idea piuttosto che un concetto esatto.
Un ritorno alle origini da un lato e al minimalismo dall'altro, senza però mettere da parte le conquiste della tecnologia. Per cui il team di Google ha voluto dare al tutto un tocco di attualità consentendo, appunto, all'utente di effettuare qualche modifica sulla "base" monocromatica. Non è stato facile semplificare qualcosa che negli anni è diventata complessa come le emoji.
All'inizio sembrava ovvio: c'era da ridisegnare in bianco e nero le Noto Emoji colorate. Facile come bere un bicchier d'acqua. Niente affatto. La rimozione del colore non è un compito banale. Ad esempio le bandiere: non puoi limitarti a convertirle in bianco e nero, non saresti in grado di distinguere quella finlandese con quella svedese. [...] Quindi abbiamo sfruttato i codici ISO, delle sequenze di lettere uniche che rappresentano ciascun Paese. Così le bandiere in bianco e nero hanno un aspetto molto più contemporaneo.
Stesse difficoltà incontrate con le emoji delle persone. La stilizzazione effettuata da Google ha consentito di averne di uniche a prescindere da colore della pelle e genere, semplificando - appunto - le faccine che anni di perfezionamenti all'insegna dell'inclusione ci hanno consegnato.
Nessun "meglio" o "peggio", si tratta banalmente di un kit di faccine di impronta minimalista - simpatiche e nostalgiche, le definisce Google - che affianca e non sostituisce le Noto Emoji tradizionali. Potete scaricarle in formato TTF attraverso il link in FONTE.