Google Roboto Flex: font modificabile che si adatta alle esigenze e ai gusti degli utenti

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Sistema operativo che hai, font che trovi. Google, dal 2011, usa il famoso Roboto, che con gli anni è cambiato con limature e aggiustamenti per assecondare l’evolversi del design del software del colosso di Mountain View.

Oggi Google Fonts presenta il nuovo carattere Roboto Flex. Il nuovo font – come si intuisce dal nome – è una versione aggiornata del classico Roboto che aggiunge la possibilità di modificare e personalizzare le lettere in base a gusti e necessità dell’utente.

SI PU INTERVENIRE SU 12 PARAMETRI


La cosa bella è che non servono né Photoshop né altri programmi di grafica: è tutto integrato nel font stesso. Esattamente come se ne può cambiare la dimensione (e fin qui, niente di nuovo), si può intervenire su numerosi altri parametri che ne modificano lo spessore delle linee in verticale e in orizzontale, la spaziatura tra le lettere, l’inclinazione, l’altezza delle maiuscole rispetto alle minuscole o degli steli ascendenti o discendenti delle singole lettere e così via.

C’è voluto un anno di lavoro per arrivare al rilascio del font Roboto Flex. Google nel dettaglio offre 12 distinti modi di modificare le lettere del nuovo carattere. Il tutto, come confermano gli stessi sviluppatori sul blog di Google, riuscendo a rendere ancora visibili le differenze tra lettere normali e in grassetto, tra lettere leggermente inclinate e “italic”.

La lunga quanto accurata messa a punto permette inoltre di apprezzare le differenze a prescindere dalla grandezza delle lettere: siano esse piccole, per un testo a piè pagina, o siano esse in evidenza, magari all’interno di un titolo.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Ma perché Google ha voluto sostenere uno sforzo simile nel rendere semplice modificare un carattere che grafici e web designer già modificavano utilizzando altri software? Per due motivi: da una parte facilitare le operazioni agli addetti ai lavori e dall’altra, proprio a causa del primo motivo, per aumentare la diffusione di un font che rimanda direttamente a Google stessa.

C’è di più: un font “flessibile” come questo Roboto Flex potrebbe in futuro offrire nuove opportunità in termini di animazioni ed effetti grafici su dispositivi di nuova generazione. Viene da pensare a cosa potrebbe succedere con questo carattere a testi e scritte visualizzate su dispositivi con schermi pieghevoli ai quali a Mountain View si sta lavorando da un po’, ma per questo si deve aspettare ancora.


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