Da Google I/O 2023, tutte le funzionalità di intelligenza artificiale di Big G sono state racchiuse sotto la denominazione di "Gemini". Recentemente, la società ha spiegato ufficialmente l'origine di questo nome. All'inizio, era stato scelto "Titan", ovvero il maggiore degli 82 satelliti di Saturno. Tuttavia, Jeff Dean - co-responsabile tecnico di Gemini - non era molto convinto di questo nome.
Da qui, però, lo spunto per cercare l'ispirazione nello Spazio. Difatti, questo "viaggio" ha condotto il team di Google a Gemini (Gemelli), rappresentato dall'iconografia luminosa delle stelle, molto utilizzata per pubblicizzare il prodotto. In astronomia, Gemini indica una costellazione associata ai gemelli mitologici Castore e Pollux, da cui prendono il nome le sue due stelle più luminose. Di conseguenza, fu lo stesso Jeff Dean a proporre "Gemini" in un documento di lavoro e questa scelta fu condivisa all'unanimità.
Questo nome, infatti, riesce ad evocare sia la personalità dinamica dei Gemelli che l'importanza del programma Gemini che, ricordiamo, permise di raccogliere i dati necessari per il successo del programma Apollo che condusse l'uomo sulla Luna.
Inoltre, così come evidenziato da Dean, "Gemini rappresentano le persone del team Brain legacy e del team DeepMind legacy, che hanno iniziato a lavorare insieme su questo ambizioso progetto di modello multimodale".
Il progetto Gemini, dal suo esordio nel dicembre scorso, ha già beneficiato di varie evoluzioni. In tal senso, Google di recente ha presentato Gemini 1.5 Pro, Flash ed Advanced. A questo proposito, Oriol Vinyals, co-responsabile tecnico di Gemini, ha dichiarato: "Gemini è nato come il programma di ricerca per creare i modelli più capaci del mondo. Rendendolo anche il nome del prodotto, spero che i nostri utenti sentano il miglioramento continuo, la creatività e l'innovazione che i nostri team di ricerca porteranno direttamente a loro".