GoPro HERO 13 vs DJI Osmo Action 5 Pro: la lepre e la tartaruga

7 hours ago 44

GoPro e DJI si sfidano nel mercato delle action cam di fascia alta. Da una parte abbiamo la HERO 13 Black, lanciata poche settimane fa, dall'altra la Osmo Action 5 Pro, presentata proprio quest'oggi.

Le abbiamo tra le mani entrambe ormai da qualche tempo ed è quindi arrivato il momento non solo di capire come vanno, ma soprattutto di confrontarle tra loro. L'esperienza di GoPro avrà la meglio, o il know-how aereo di DJI sarà sufficiente?

GoPro HERO 13 vs DJI Osmo Action 5 Pro: fight!

Costruzione: DJI ottimizza, GoPro "si ispira"

Apparentemente le due action cam sono molto simili, ma anche sotto il profilo costruttivo ci sono delle differenze importanti.

GoPro HERO 13 pesa 159 grammi, DJI Osmo Action 5 Pro pesa invece 146 grammi. La differenza di 13 grammi può sembrare esigua, ma è comunque più dell'8% in meno, e in dispositivi così compatti non è facile sottrarre peso.

Anche le dimensioni favoriscono DJI, seppure di poco. La Osmo Action 5 Pro è infatti più bassa della rivale di un paio di millimetri, mentre il resto delle proporzioni sono praticamente identiche.

A dispetto di ciò, è sempre DJI a impiegare i display più grandi. Entrambi gli schermi della Action 5 Pro sfruttano quasi tutto lo spazio a loro disposizione, risultando quindi lievemente più grandi di quelli della HERO13. Il display posteriore, in particolare, è da 2,5 pollici per DJI e da 2,27 pollici per GoPro. Inoltre DJI ha impiegato due pannelli OLED, visibilmente più luminosi (ben 1.000 cd/m²).

Il piccolo schermo frontale di HERO13 serve inoltre solo per vedere l'inquadratura durante i vlog/selfie, ma non è touch, al contrario di quello della OA 5 Pro.

 magnetismo

C'è poi un aspetto nel quale GoPro si è ispirata a DJI, ovvero l'aggancio magnetico. Anche la HERO 13 adotta quest'anno, a fianco delle due alette già presenti da tempo, un sistema che si attacca magneticamente, molto simile a quello di DJI. Secondo GoPro quest'ultimo è da usarsi per le cose "al volo", laddove il sistema l'altro sistema, o quello a vite, sono da preferire per maggiore stabilità.

La realtà dei fatti è che non ci è mai capitato che l'aggancio magnetico fallisse, anzi lo abbiamo trovato quasi più affidabile di quello di DJI (ma è quasi impossibile dimostrarlo in pratica, data la non scientificità di questo tipo di prove).

C'è un'ultima nota importante relativa all'impermeabilità. GoPro si ferma a 10 metri, Osmo Action 5 Pro scende fino a 20 m senza custodia. Inoltre il sensore di temperatura del colore integrato garantisce una buona fedeltà cromatica anche sott'acqua, una cosa affatto scontata senza.

Non solo, ma la Action 5 integra anche un rilevatore di pressione, che tiene traccia di profondità e durata dell'immersione, posizionandosi come action cam ideale per chi faccia piccole immersioni, ma non solo.

Interfaccia: GoPro è un tripudio di funzioni, Osmo punta all'essenziale

L'uso generale delle due action cam è molto simile. Stesso numero di schermi, stesso numero di tasti (con praticamente le stesse funzioni), ma software ovviamente diverso. E qui GoPro fa sentire tutta la sua esperienza, e non solo.

L'interfaccia della HERO 13, rinnovata proprio quest'anno, è un tripudio di opzioni (come sempre), ma ha il vantaggio di riuscire a presentarle in modo chiaro. È possibile sia creare una serie di preset pronti all'uso, che adattare le 4 scorciatoie a schermo in modo che mostrino le opzioni che cambiamo più spesso.

GoPro è molto personalizzabile, ma al contempo anche semplice.

Anche la Osmo Action 5 è immediata da usare, ma questo perché ci sono molte meno funzioni da modificare a mano, e proprio meno opzioni di ripresa in generale. Alcune di queste, nella GoPro, possono anche essere un po' fini a sé stesse (star trail, light painting, scie luminose veicoli: tutte cose belle, ma molto circostanziali), altre sono oggettivamente comode (TimeWarp su tutte), fatto sta quest'ultima mette molte più modalità a disposizione dell'utente; starà poi a lui sfruttarle o meno.

 interfaccia

La HERO 13 supporta, come da tradizione, un buon controllo vocale, ma la Action 5 Pro risponde con il tracciamento del soggetto. La fotocamera è in grado di rilevare automaticamente il soggetto e regolare la composizione per mantenerlo al centro dell'inquadratura, eliminando la necessità di uno stabilizzatore o di continui aggiustamenti manuali. Ovviamente la funzione ha i suoi limiti, dettati principalmente dalla velocità di movimento, ma è un classico esempio di opzioni mutuate da altri dispositivi (droni, nello specifico) che la concorrenza non necessariamente ha.

La stabilizzazione è buona su entrambe, ma la GoPro vince ancora in modularità (e forse un pelino anche in stabilizzazione, soprattutto con i movimenti bruschi più netti). L'HyperSmooth 6.0 può essere regolato in modo molto fine, e ha anche il blocco dell'orizzonte a 360° (presente anche sulla DJI). Inoltre la GoPro ha la modalità verticale automatica, ideale in quest'epoca dominata da Instagram e TikTok.

Per quanto riguarda le app a corredo, qui GoPro vince facilmente, perché Quik è ormai una suite completa, multi piattaforma, che cura ogni aspetto, dall'importazione all'editing dei contenuti.

Inoltre, la GoPro supporta l'upload automatico sul cloud durante la ricarica, che è una comodità in più.

Anche l'app Mimo di DJI ha qualche freccia al suo arco, come la modalità D-Log M per un controllo più dettagliato dei colori e delle tonalità e il download in background. C'è poi una funzione di editing con IA (nome un po' abusato, sinceramente) che aggiunge musica ed effetti sonori, oltre ad alcuni filtri sul video. Possono venire fuori cose carine in pochissimo tempo, ma dovete trovare le riprese giuste in base all'effetto da applicare, il che può diventare un po' portare a un sacco di tentativi a vuoto.

Qualità video: GoPro gioca in casa, DJI risponde colpo su colpo

Ma veniamo alla parte più importante: la qualità video. Qui ci sarebbe da scrivere un libro, e probabilmente non basterebbe, perché in molti casi il tipo di ripresa è determinante. Cercheremo comunque di tracciare un filo conduttore, per aiutarvi a capire quale delle due potrebbe fare maggiormente al caso vostro

Sensore e Risoluzione

La GoPro HERO13 Black monta un sensore da 1/1,9 pollici che permette di registrare video fino a 5,3K a 60 fps in 16:9 o 5,3K a 30 fps in 8:7.

Sia chiaro che non è nulla di nuovo, nel senso che anche la HERO12 già lo faceva. Il processore è inoltre lo stesso GP2 lanciato con la HERO10 e che ormai avrebbe bisogno di essere rinnovato per far compiere un vero salto in avanti. C'è poi il supporto alla registrazione in HDR HLG a 10 bit, per il GP-Log, ottimo per la post-produzione.

La DJI Osmo Action 5 Pro, invece, spicca grazie al suo sensore da 1/1,3 pollici, più grande rispetto a quello della GoPro. Questo sensore le consente di fa entrare più luce, ma a dispetto di ciò la sua risoluzione massima si ferma al 4K a 120 fps in 4:3. Ma soprattutto adotta un chip a 4nm, che permette alcune funzioni avanzate come il tracking, e al contempo è anche parsimonioso quando serve.

E già che stiamo parlando di cose tecniche, non abbiamo ancora sottolineato il fatto che la OA 5 Pro ha ben 47,8 GB di memoria interna.

Certo, il trasferimento poi deve avvenire via cavo o rete (Wi-Fi 6), ma è comunque una bella comodità.

Ciò che spicca di più sulla DJI è però la sua gamma dinamica incredibilmente ampia, fino a 135 stop, un valore che consente di catturare dettagli nelle ombre e nelle alte luci in modo molto più accurato rispetto a molte altre action cam, inclusa la HERO 13.

Chi predilige riprese in diurna potrebbe preferire la GoPro grazie alla maggiore risoluzione, mentre al calare delle luci il sensore più grande dà un po' di vantaggio alla DJI. Da non sottovalutare però l'intervallo dinamico, che in certe situazioni fa la differenza, come evidenziano le immagini a seguire.

A questo si aggiunge la modalità SuperNight della Osmo Action 5 Pro, che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per ridurre il rumore e migliorare la qualità in condizioni di scarsa illuminazione, anche se a tratti il risultato è un po' artefatto, come quello degli smartphone di alcuni anni fa, tanto che spesso abbiamo preferito la modalità normale anche con poca luce, tranne proprio nei casi davvero difficili.

Anche la GoPro, pur non avendo una modalità dedicata, esibisce un po' lo stesso comportamento. Al calare delle luci cerca di portare su tutta la luminosità che può, riuscendoci anche in parte, ma sacrificando dettaglio e realismo, e ovviamente aumentando il rumor di fondo. Nelle stesse condizioni la Osmo Action 5 può risultare anche un po' più buia, ma senz'altro più realistica e definita.

Colori e Gamma Dinamica

La HERO13 Black, grazie al GP-Log, è ideale per chi ha esperienza nell'editing avanzato dei colori, ma potrebbe essere eccessiva per gli utenti meno esperti. Del resto questo è evidente anche dalle impostazioni stesse: le tantissime opzioni presenti necessitano un minimo di conoscenza del mezzo, sennò tanto vale lasciare tutto in automatico e lasciare che faccia da sola. La sua resa del colore, però, è decisamente più realistica di quella di DJI, al netto di ogni possibile elaborazione in post.

DJI Osmo Action 5 Pro ha dalla sua una maggiore gamma dinamica e dei colori decisamente più saturi, anche in modalità "normale". Questo significa che c'è meno necessità di processare il filmato dopo la registrazione, perché sarà già molto godibile di suo e pronto da condividere, per quanto un po' meno realistico nella gestione del colore.

Modalità speciali

Come già accennato, la GoPro offre diverse modalità di ripresa in più. Queste, a nostro parere, sono quelle maggiormente spendibili dalla maggior parte degli utenti.

  • Slow-Motion: fino a 400 fps in risoluzione HD a 720p e fino a 120 fps in 5,3K (ma col limite di 5 secondi).
  • TimeWarp 3.0: una variante del time-lapse, che è possibile accelerare o rallentare con la pressione di un pulsante in movimento. E la risoluzione arriva fino in 5,3K.
  • HindSight: la GoPro registra costantemente in background, mantenendo un buffer di 30 secondi. È utile per catturare momenti inaspettati che potrebbero essere persi con una registrazione manuale tradizionale.
  • LiveBurst: Permette di scattare una raffica di 90 fotogrammi in 1,5 secondi (prima e dopo aver premuto il pulsante di scatto). Ideale per catturare il momento perfetto in situazioni d'azione, come salti o acrobazie.

Anche la DJI ha alcune frecce al suo arco, 2 in particolare:

  • Modalità SuperNight: tramite algoritmi di riduzione del rumore basati sull'IA vengono migliorati i video in condizioni di scarsa illuminazione (già favoriti dal sensore più grande).
  • Tracciamento del soggetto: ne abbiamo già parlato, in pratica è come avere un gimbal integrato, ma non è impeccabile. Però è senz'altro meglio averla che non.

Foto

La GoPro HERO13 Black offre una risoluzione fotografica di 27 megapixel, ma come da tradizione anche questo "limite" può essere superato tramite il software, come del resto già sulla HERO12.

  • SuperPhoto e HDR: con la modalità SuperPhoto, la GoPro permette di catturare immagini ottimizzate automaticamente, combinando esposizione e bilanciamento del colore per ottenere i migliori risultati in varie condizioni di luce e contrasto. È una sorta di HDR migliorato, ma che non sempre dà i risultati sperati. Senz'altro da usare su soggetti statici. 
  • RAW: chi voglia ottenere il meglio in post-produzione può usare questa modalità, che conserva tutte le informazioni catturate dal sensore, permettendo una maggiore flessibilità nell'editing. Anche qui però abbiamo notato un certa tendenza al mosso, forse, e sottolineiamo forse, dovuta al maggior tempo di elaborazione rispetto a un tradizionale JPG.

Ancora una volta l'assenza di modalità specifiche per condizioni di luce estremamente basse limita le capacità fotografiche notturne di questa action cam.

La DJI Osmo Action 5 Pro arriva invece a ben 40 megapixel, e il sensore di maggiori dimensioni e la sua ampia gamma dinamica aiutano a ottenere scatti con ampio dettaglio sia nelle alte luci che nelle ombre.

Inoltre è supportato lo scatto RAW anche nel suo caso, per i fotografi più incalliti.

Non ci sono però altre particolari modalità di scatto, e sebbene la qualità al centro della ripresa sia generalmente buona, ai margini si può notare un certo deterioramento, sia in termini di dettaglio che di rumore.

Nessuna delle due action-cam è insomma ultra-raccomandata per le foto, e sinceramente, in un mondo in cui gli smartphone fanno miracoli con sensori che sono senz'altro paragonabili, è un po' un peccato.

Autonomia: il chip fa la differenza

 autonomia

L'autonomia è forse uno dei parametri più difficili da valutare in una action cam, perché dipende da un grande numero di variabili.

GoPro ha fatto passi in avanti, aumentando la capacità della batteria fino a 1.900 mAh e ottimizzando gli algoritmi della HERO13.

Ciò consente, in teoria, di arrivare a due ore e mezzo in full HD a 30 fps, mentre in 5,3K a un'ora in meno.

Ci si arriva davvero? Dipende tantissimo. Dipende dalle condizioni ambientali, da quanto utilizzerete il touchscreen, dalle impostazioni, e altro.

Detto questo, la DJI Osmo Action 5 Pro fa meglio, e non solo grazie alla batteria lievemente più grande (1.950 mAh) ma anche per merito del chip a 4nm a basso consumo. DJI parla di ben 4 ore a 1080p@24fps, anche se noi non ci siamo mai arrivati del tutto.

Facendo però un confronto tra le due, dato che le abbiamo sempre usate assieme e cercando di impiegare le medesime modalità, la Osmo Action 5 Pro è mediamente durata un 20-25% in più della GoPro, il che non è poco.

C'è da aggiungere solo un dettaglio. Uno dei nuovi accessori GoPro è un proprio un kit di alimentazione magnetico, da impiegare quindi per le riprese più prolungate. Non è una scusa, ma al più un workaround in caso di bisogno.

C'è poi un ultima cosa, che però non abbiamo verificato per ovvi motivi. La HERO13 è progettata per funzionare a temperature fino a -10°C, mentre la Osmo Action 5 Pro può arrivare fino a -20°C, il che la rende una delle action cam più resistenti al freddo disponibili.

Accessori: GoPro ci scommette tantissimo, a caro prezzo

 Mod HB

Gli accessori sono senz'altro l'elemento sul quale GoPro ha puntato di più quest'anno. Entrambe le action cam hanno infatti un buon ecosistema, ma quello di HERO13 non solo è più ampia, ma si arricchisce anche del magnetismo, come abbiamo già sottolineato, e soprattutto di nuove Mod, che cambiano drasticamente il modo di usarla.

  • Mod Ultra-Wide: con un campo visivo di 177°, è perfetto per riprese immersive, come sport d'azione o paesaggi ampi, inoltre registra in 1:1, un fantastico formato perché poi da lì esporti quel che vuoi (verticale, ampio, 16:9 ecc.).
  • Mod Macro: permette la messa a fuoco fino a 11 cm, ideale per dettagli ravvicinati e scatti creativi, e con la ghiera è un attimo spostare il fuoco all'infinito.
  • Mod Anamorfico: Offre un formato 21:9 cinematografico con un look professionale, inclusi effetti di lens flare, ma arriverà solo nel 2025.
  • Set di filtri ND: filtri a densità neutra (ND4, ND8, ND16, ND32) per il controllo della sfocatura del movimento e dell'esposizione in condizioni di luce intensa, che creano un bell'effetto di motion blur.

Avendo le capacità, e i soldi (ciascuno di questi costa almeno 100€, ma ci sono varie combo disponibili), la GoPro ha senz'altro una marcia in più, anche di grado cinematografico se vogliamo.

Potendo studiare con calma la ripresa, e avendo le conoscenze per farlo, si tirano fuori filmati che è quasi impensabile provengano da una action cam. Ma appunto ci vogliono tempo ed esperienza prima di tutto, quindi andiamo un po' oltre il pubblico generalista.

Riguardo la DJI sottolineiamo invece la sua integrazione con il DJI Mic 2 (microfoni fantastici, nella nostra recensione), che permette di registrare audio di alta qualità e soprattutto con grande semplicità (non è necessario un ricevitore esterno: il microfono si connette direttamente alla fotocamera). L'attenzione qui è chiaramente ai vlogger e ai creatori di contenuti, una classe di utenti a cui anche GoPro ammicca pesantemente.

Prezzo: DJI gioca l'asso

 Prezzo

GoPro HERO13 Black ha un prezzo di partenza di 449,99€, contro i 379€ di DJI Osmo Action 5 Pro.

Se consideriamo le due versioni accessoriate (con batterie aggiuntive, manico allungabile e poco altro) la differenza si assottiglia: 499,99€ contro 479€. Se però gettiamo nella mischia le Mod della GoPro, che costano almeno 100 euro l'una, tanto che la HERO13 Black Creator Edition arriva a 679,99€.

In termini di prezzo di listino DJI vince abbastanza facilmente. Se però dovessimo fare un rapporto qualità/prezzo allora le cose si complicherebbero non poco, perché la HERO13 ha maggiore risoluzione (e non solo) rispetto alla OA 5 Pro. Insomma, dovete leggere quanto scritto finora per capire se per voi gli euro di differenza facciano davvero la differenza (e scusate il gioco di parole).

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Giudizio Finale

GoPro HERO13 Black vs DJI Osmo Action 5 Pro

HERO13 Black e Osmo Action 5 Pro sono due ottime action cam, che forse puntano però a un pubblico leggermente diverso.

Per chi voglia risparmiare quest'anno GoPro ha proposto la HERO a 199 euro, che comunque registra in 4K, ed è compatibile con tutto l'ecosistema di accessori dell'azienda, mentre la HERO13 valorizza molto l'aspetto "cam", più di quello "action".

DJI però questa volta non è stata a guardare, e anzi ha mirato proprio al cuore della rivale, cercando di superarla in ogni ambito. Nuovo chip (laddove GoPro è ferma da anni), maggiore risoluzione, batteria un po' più grande: sono tantissimi gli aspetti tecnici in cui la Osmo Action 5 Pro supera, anche di poco, la HERO13 Black, tanto che sembrano quasi studiati a tavolino.

Questo non vuol dire che la DJI sia migliore in tutto, ma indubbiamente il salto rispetto alla Osmo Action 4 è molto più marcato di quanto non lo sia tra HERO12 e HERO13.

Detto questo, la qualità della GoPro, unita alle sue Mod, è ancora ineguagliata, ma anche il prezzo totale in questo caso lievita non poco. GoPro deve insomma guardarsi le spalle o tra un po' rischierà di non vedere niente, perché sarà già stata superata.

Pro

GoPro

  • Mod versatili
  • Software semplice ma ricco di funzioni

DJI

  • Hardware 
  • Autonomia

Contro

GoPro

  • Prezzo lievitante
  • Pochissime vere innovazioni rispetto a HERO12

DJI

  • Ancora ferma al 4K
  • Molte meno funzioni software

Nicola Ligas

Nicola Ligas Laureato in ingegneria informatica, con una specializzazione in sviluppo di applicazioni per il web. Dopo alcuni anni di progettazione e deploy di siti web ed e-commerce per varie PMI, sono entrato in AndroidWorld nel 2010, scrivendo inizialmente solo notizie di tecnologia ed elettronica di consumo. Dal 2011 al 2014 ho collaborato ad Android Magazine, un mensile cartaceo sul mondo Android. In oltre 10 anni di prove in prima persona su centinaia di dispositivi diversi ho sviluppato un forte know-how su notebook, TV e home cinema, action cam, monopattini elettrici, e tanti altri dispositivi sui quali ho scritto recensioni e guide di ogni genere, spiegando ai lettori in modo chiaro come usare la tecnologia odierna, e quale dispositivo comprare in base alle loro esigenze. Attualmente curo tutta la produzione editoriale di SmartWorld.it, e realizzo video recensioni e approfondimenti per YouTube, TikTok, Instagram, e Facebook.

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