I JVC Gummy mini costano così poco che meritano un'occhiata

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I JVC Gummy mini costano così poco che meritano un'occhiata

Giuseppe Tripodi

Giuseppe Tripodi del 31 dicembre 9999, 00:00,modifica il 03 febbraio 2022, 16:56

Partiamo dalle ovvie premesse: se per 35€ vi aspettate qualcosa in più di un paio di auricolari true wireless che semplicemente si accende e riproduce musica, rimarrete delusi. Niente funzioni smart, niente app, niente di niente, eccetto due auricolari piccoli e leggeri che vi fanno ascoltare la vostra musica (con un bel po' di bassi piacioni). Non aspettatevi nient'altro, patti chiari e amicizia lunga. Che poi, cos'altro vorreste da degli auricolari da 35€?

All'interno della confezione di vendita troviamo la solita dotazione: due gommini aggiuntivi (taglie S ed L) e un cavetto USB/USB-C per la ricarica.

Gli auricolari sono in-ear e si incastrano ben a fondo nel canale uditivo: sono piccoli, leggeri e con una forma affusolata, se siete abituati agli in-ear non avrete troppi problemi. Al contrario, se siete tra gli utenti che non amano avere auricolari incastrati nell'orecchio, vi suggerisco di guardare oltre.

Nel complesso, però, i JVC Gummy mini rimangono ben incastrati e isolano molto dal rumore esterno, con i gommini in silicone che fungono un po' da tappi.

Il case è relativamente grosso, soprattutto considerando che offre solo 9 ore di autonomia in più. Pur non essendo particolarmente lungo, è molto spesso, il che lo rende più scomodo di altri in tasca.

La qualità audio non è elevatissima (parliamo sempre di un auricolari molto economici), ma l'ascolto è divertente: JVC scommette sui bassi e lo fa bene, con un un suono caldo e avvolgente. L'isolamento acustico garantito dalla forma degli auricolari migliora ulteriormente la resa dei bassi.

Il Bluetooth è in versione 5.1 e la connessione è sempre stabile, i codec supportati sono AAC e SBC e non c'è nessun problema di ritardo nell'audio guardando un film.

I controlli sono basati su tasti fisici, nascosti dietro la plastica degli auricolari. I pulsanti danno un bel feedback chiaro, ma sono duri da premere e fastidiosi, perché ti costringono a spingere l'auricolare dentro l'orecchio, soprattutto per doppio clic e triplo clic. Un workaround è tenere fermo l'auricolare tra pollice e medio, cliccando con l'indice, ma ovviamente non è il massimo della comodità. 

I comandi funzionano così:

  • Auricolare SX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: Volume -
    • Triplo clic: Volume+
  • Auricolare DX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: Traccia successiva
    • Triplo clic: Traccia precedente

L'autonomia è di 6 ore con una singola ricarica: sufficiente, ma non eccelsa, considerando che non troviamo ANC o altre funzioni smart. Il case offre solo 9 ore aggiuntive (per un totale di 15 ore complessive), un po' poco, considerando le alternative sul mercato.

I microfoni sono sufficienti per chiamate in casa, in silenzio, ma subiscono molto il rumore di fondo e diventano praticamente inutilizzabili se ci si trova in contesti rumorosi.

Il prezzo è il punto forte di questi auricolari: 35€, un costo assolutamente accessibile, che ne giustifica (almeno in parte) le carenze.

I JVC Gummy mini scommettono tutto sul prezzo: appena 35€ per un paio di auricolari leggeri e colorati, con cui ascoltare musica senza troppo impegno, divertendovi con un bel po' di bassi. Non ci sono funzioni smart e i microfoni sono un po' scarsi, ma per il costo a cui vengono vendute vanno benone.

Pro

  • Leggere, colorate e stabili alle orecchie
  • Prezzo economico
  • Suono caldo e tutto sommato gradevole
  • Certificazione IPX4

Contro

  • Tasti scomodi da premere
  • Microfoni sottotono
  • Autonomia complessiva sotto la media (nonostante le dimensioni del case)

Giuseppe Tripodi

Giuseppe Tripodi Faccio cose, vedo gente, ascolto musica, clicco tasti, leggo libri, scrivo articoli.

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