L'apertura di Apple verso gli emulatori per iPhone non sta andando proprio come tutti speravano. Il primo, chiamato iGBA, è un copia del famoso Delta dello sviluppatore di AltStore (qui trovate cos'è e come funziona), è zeppo di pubblicità e tracker ed è stato appena rimosso dall'App Store. Andiamo a scoprire cosa sta succedendo.
Non buona la prima: cosa sta succedendo con i primi emulatori per iPhone
iGBA: GBA & GBC Retro Emulator
Cominciamo con il caso più discusso e contestato: IGBA. L'emulatore, il primo pubblicato su App Store, è stato sviluppato da Mattia La Spina, ma presenta alcuni problemi. Il primo: è una copia di un'app sviluppata anni fa da Riley Testut quando era al liceo, GBA4iOS.
Riley Testut è il creatore di AltStore, lo store alternativo per installare app per iPhone tramite file IPA, e ha continuato il progetto GBA4iOS con Delta, un emulatore che supporta i titoli NES, SNES, Game Boy, Game Boy Color, Game Boy Advance, Nintendo DS, Nintendo 64 e SEGA Mega Drive).
È vero che GBA4iOS è open source, ma secondo quanto riportato, iGBA non fa riferimento alla licenza GNU GPLv2, il che sarebbe una violazione dei termini.
Il secondo problema è che è pieno di pubblicità e tracker, tanto che Riley Testut lo ha definito senza giri di parole uno "scam", ovvero una truffa.
In un post su Threads, Riley Testut ha dichiarato che quello che lo ha fatto arrabbiare non fosse tanto il fatto che il gioco fosse una copia del suo, quanto che Apple non abbia ancora approvato il suo AltStore come mercato alternativo, oltre a Delta, e questa copia piena di spam sì.
Contattato da The Verge, La Spina non ha confermato esplicitamente l'utilizzo del codice di Testut, ma ha detto che "non pensavano che l'app avrebbe avuto così tante ripercussioni, mi dispiace davvero", e ha aggiunto di aver contattato Testut via email.
In ogni caso, qualche ora fa Apple ha rimosso iGBA dall'App Store per "aver violato le Linee guida di revisione delle app dell'azienda relative allo spam (sezione 4.3) e al copyright (sezione 5.2)", ma senza fornire alcun dettaglio specifico.
Non è chiaro se anche Nintendo sia entrata nella vicenda chiedendo la rimozione dell'app, ma certo qualcosa non è andato per il verso giusto.
Emuy64 XL
C'è un altro emulatore sull'App Store, ancora disponibile, ed è Emu64 XL, sviluppato da Raffaele Amuso. L'app, già presente da tempo sul Play Store, funziona senza problemi. L'unico appunto che si può fare è l'uso massiccio di tracker, motivo probabilmente per cui sul Play Store ha un voto medio di 2,9 su 5.
Andando sul sito dello sviluppatore, si può notare una raccolta piuttosto aggressiva dei dati, tra cui quelli relativi alla "localizzazione precisa". Niente di illegale secondo le policy dell'App Store, ma lo riportiamo in caso vogliate scaricarlo.
Le regole per gli emulatori
Vi ricordiamo inoltre il nostro video sulle regole di Apple per gli emulatori per iPhone, e perché non hanno fatto felici gli sviluppatori.