In Finlandia con OnePlus 12: lo avevamo sottovaluto? La nostra riprova! | VIDEO

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In Finlandia con OnePlus 12: lo avevamo sottovaluto? La nostra riprova! | VIDEO

29 Aprile 2024 0

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Circa quattro mesi sono passati dalla recensione di OnePlus 12 e oggi, sfruttando l'occasione di averlo ri-provato durante un viaggio ad Helsinki, torniamo ad analizzare uno dei top di gamma più sottovalutati del mercato. Siamo stati in Finlandia proprio per il lancio del OnePlus Watch 2 Nordic Edition, che tra l'altro ho al polso in questo momento e vi racconterò anche di lui e della mia esperienza con WearOS. Seppur tutto l'evento ed il viaggio sia stato organizzato da OnePlus ci teniamo a sottolineare come questo articolo ed ogni pensiero riguardo il OnePlus 12 ed il Watch 2 sono completamente personali e liberi da sponsorizzazioni del caso.

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Faccio però personalmente un plauso a OnePlus per aver organizzato un evento interattivo, dove abbiamo potuto saggiare effettivamente le caratteristiche principali dei suoi prodotti e capirne meglio il funzionamento. Due giornate completamente all'avventura tra boschi innevati per testare il dual GPS, giri in fat biking per testare l'affidabilità degli allenamenti, sessioni di yoga, saune ed ambienti più estremi dove testare l'impermeabilità dell'orologio ed interviste con alcuni atleti olimpici e medici per analizzare ad esempio al meglio i dati raccolti sul sonno, SpO2 e battiti. Insomma molta praticità, in un contesto come il fine inverno finlandese più che suggestivo.

Perch la Finlandia?

Per il lancio della Nordic Edition di OnePlus Watch 2 è stata scelta la Finlandia poiché uno dei paesi con la qualità di vita più alta al mondo, obiettivo che OnePlus mira a farci raggiungere col suo nuovo wearable. Non solo perché durante questa stagione primaverile è l'incontro perfetto tra l'attività sportiva ed il benessere. La nuova colorazione di questa edizione limitata Nordic Edition poi viene perfettamente ritrovata negli scenari ancora innevati di Helsinki, con un design chiaramente di ispirazione scandinava. Il blue del Mar Baltico si ritrova perfettamente nel bianco di una Helsinki ancora pienamente innevata. A pochi kilometri dalla città abbiamo potuto effettuare le più disparate attività per testare al meglio e capire il funzionamento dietro alle metriche ottenute dal Watch 2.

LA MIA ESPERIENZA CON IL WATCH 2 NORDIC EDITION

La prima cosa che mi ha colpito del Watch 2 Nordic Edition è sicuramente l'estetica: prima di partire ho passato due settimane in compagnia del classico OnePlus Watch 2, che abbiamo recensito a Barcellona, e ho potuto saggiare quanto dei piccoli e pochi cambiamenti estetici possano fare la totale differenza. Questa nuova versione, grazie ad una lunetta disegnata metà in blu e metà in bianco, copre perfettamente le ampie cornici nere che invece sono molto più vistose nella versione classica. Questo è ovviamente un "gimmick", un trucchetto, che semplicemente maschera le cornici senza annullarle. Escluso il cinturino poi non cambia essenzialmente nulla.


Il cinturino ora è in misto tra pelle genuina e gomma fluorata, un mix che si sposa bene e sembra resistere ottimamente anche a scenari come pioggia ed attività come il nuoto senza rinunciare ad una ottima comodità anche durante le più classiche discipline sportive come la corsa o la bici. Passando dalla versione classica a questa non ho notato un comfort peggiore, mentre ho trovato decisamente più grazioso mantenere lo smartwatch al polso anche in scenari come una cena o una uscita con abbigliamento non sportivo.


RIMANGONO I SOLITI PRO

Non essendo cambiato essenzialmente nulla, estetica esclusa, ho ritrovato quei pro che venivano elencati in fase di recensione: il display è sempre ben visibile ad esempio e ci si interagisce molto bene. Ho apprezzato tantissimo il Play/Pausa automatico durante le attività sportive, così da non doversi preoccupare di interagire con lo smartwatch durante anche una breve sosta di qualche secondo. Come dimensioni le ho trovate compatibili col mio avambraccio, seppur sia un fan degli orologi più piccoli e minimali.

Sicuramente queste dimensioni portano dietro una autonomia ottimale, personalmente anche eccellente. Con il mio classico uso degli smartwatch riesco a fare tranquillamente quattro giorni di autonomia, dove con l'apple watch faccio fatica ad andare oltre il giorno singolo. Ho personalmente un Watch SE con ancora il 100% di capacità massima. Quello che ho notato però è come il OnePlus in fase di configurazione iniziale abbia molto il freno a mano tirato: il calcolo dell'spO2 è disattivato come anche le animazioni 3D più fluide e qualche altro parametro di calcolo attivo. Pareggiando quindi più o meno le funzioni la distanza si assottiglia col Watch 2 che si assesta a massimo tre giorni. Con l'AOD sono riuscito a coprire due giorni pieni di utilizzo ma non posso farvi paragoni con l'Apple Watch poiché il mio è sprovvisto di questa funzione.


RIMANGONO ANCHE I CONTRO

Rimangono ovviamente anche i limiti come l'assenza dell'LTE o ad esempio la corona che ruota ma fine a sé stessa. Che senso ha inserire una corona che funge soltanto da tasto cliccabile? A quel punto avrebbe avuto più criterio ottenere un design simmetrico riproducendo in modo speculare il tasto inferiore. Certo così c'è il richiamo ad un orologio classico ma poi resta solo la frustrazione per non poter sfruttare quella feature. Ho notato durante le attività quotidiane come il Watch 2 fosse più conservativo nel calcolo dei passi ma come anche conti meno "movimenti falsi". Ad esempio durante la guida non aggiunge quasi per nulla passi extra dove invece l'Apple Watch ne aggiunge sempre un centinaio.

ONEPLUS 12 : UNO SMARTPHONE SOTTOVALUTATO?

Dopo la presentazione il OnePlus 12 è finito un po' nel dimenticatoio, in parte colpa del poco interesse che ormai suscita OnePlus sotto OPPO ed in parte poiché non è a tutti gli effetti il top di gamma "completissimo" in circolazione, quello che per OPPO ad esempio è il Find X7 Ultra o per Samsung il Galaxy l'S24 Ultra. Certo il prezzo di listino è anche più basso, parlando di 969 euro e non di 1500 euro come gli altri, ma purtroppo dal day one non è calato neanche di un centesimo mentre gli altri hanno già avuto offerte sotto i 900 euro tra fase di lancio ed offerte. Anche un Honor Magic 6 Pro tecnicamente sulla carta più completo ha un prezzo simile di 1000 euro con le sue offerte perenni.


Nel confrontone dei top di gamma però lo abbiamo visto uscire più che in forma, riuscendo spesso a primeggiare in alcune categorie, come anche nel confronto delle foto jpeg con i teleobiettivi dove proprio voi lo avete messo a pari punti con Galaxy S24 Ultra. Al netto di ciò abbiamo deciso di rimetterci la SIM dentro e concedergli una seconda riprova, andando a focalizzarci su quegli aspetti chiave della vita quotidiana come: display, microfoni, fotocamere, ricezione, autonomia e più di tutto gli aggiornamenti.

GLI AGGIORNAMENTI SONO UN (ONE)PLUS?

Che OnePlus si sia giovata della partnership con OPPO è abbastanza chiaro, come anche l'abbandono della originale OxygenOS alla quale molti utenti sono ancora decisamente legati. Che piaccia o meno ora OnePlus ha decisamente più funzioni software a disposizione, potendo attingere a piene mani da tutta quella che era la galassia BBK tra Oppo, Realme e Vivo. Non parliamo solo di funzioni extra come i widget o la grafica della home page ma anche software come l'algoritmo di scatto, l'O-Haptics per quanto riguarda la vibrazione, la ricarica SuperVOOC o la possibilità di avere un ecosistema tra wearable, auricolari, tablet e computer decisamente più ampio avendo i brand piena compatibilità fra di loro.


Escluso ciò OnePlus ha anche una buona politica di aggiornamenti che garantisce 4 major update e 5 anni di patch di sicurezza e migliorie. Non ho scritto a caso migliorie poiché OnePlus, Oppo e Realme sono una delle poche aziende che si impegna nel rilasciare aggiornamenti che vanno a migliorare ogni due mesi il proprio device tra fix vari, algoritmi della fotocamera migliorati, funzioni aggiunte, connettività migliorata e via dicendo. Vi lascio qui sotto qualche esempio di changelog dei vari aggiornamenti che sono arrivati in questi mesi, praticamente quasi uno ogni trenta giorni. L'unica azienda che propone un qualcosa di simile, anzi è ancor più avanti, è Google con i suoi Pixel ed i Feature Drop ogni tre mesi.

Samsung è vero che aggiorna mese per mese le patch di sicurezza e spesso arriva addirittura prima dei Pixel ma spesso sono soltanto delle piccole e poco impattanti patch di sicurezza. Fanno sicuramente piacere ma non vanno a stravolgere e migliorare quella che è l'esperienza col nostro smartphone. Anche Xiaomi spesso ci restituisce dei changelog desertici con soltanto bugfix e patch di sicurezza, un po' come Motorola ed Honor che però hanno una cadenza anche peggiore di rilascio.

LA FOTOCAMERA AGGIORNATA

Un esempio lampante di come gli aggiornamenti possano andare ad impattare l'esperienza d'uso è proprio la fotocamera di questo OnePlus: l'algoritmo per gli scatti in JPEG è migliorato tantissimo, offrendoci foto piacevoli pressoché in ogni situazione di utilizzo. Non solo perché è stato aggiunto lo swap in tempo reale tra tutte e tre le fotocamere in 4K/60FPS mentre si registra un video, funzione che era stata richiestissima dalla community. Una aggiunta geniale poi è stata la Master Mode che ha rimpiazzato in tutto e per tutto la modalità "Pro".


Questa nuova modalità ci permette si sfruttare dei preset di scatto in jpeg con una ottimizzazione dei colori particolari studiata da Hasselblad ma all'evenienza scattare anche in RAW e nascondere i parametri manuali nel caso non ci interessino, lasciandoci una interfaccia di scatto pulitissima. Così facendo possiamo porre tutta la nostra attenzione nel comporre la scena ed ottenere lo scatto migliore possibile.

Una aggiunta che non c'era in fase di rilascio è la possibilità di tappare il tasto 1X per passare digitalmente ai 28mm o i 35mm, come avviene con iPhone. Nelle impostazioni possiamo anche scegliere quale lunghezza focale utilizzare come predefinita. Ripeto che ovviamente non è nulla più che uno zoom digitale rapido ma comunque mi è stato comodo in qualche occasione dove ad una mano eviti di fare un pinch in e perdi l'attimo magari.


Ancora una volta la fotocamera che mi ha stupito di più è la 3X periscopica da 70mm che grazie al suo sensore OV64B da 1/2" risulta essere addirittura più grande du quello dello Xiaomi 14 Ultra. Anche di sera infatti questo telefono ci permette di ottenere scatti decenti e di mantenere un autofocus fulmineo. La ultrawide è sicuramente la fotocamera che soffre di più ma comunque fa il suo, con anche una funzione macro. La fotocamera principale è un LYT-800 non da 1" ma poco più piccola, avendo dimensioni del sensore di 1/1.3" ma comunque permette un HDR decisamente migliore della precedente generazione ed una gamma dinamica più ampia.


Da menzione anche la modalità cinema che funziona sia con la fotocamera posteriore sia con la selfie camera. Nel mondo Android soltanto Samsung fa meglio con gli S23 e gli S24. Peccato che i video per quanto siano migliorati rimangono ancora con quell'effetto "digitale" e quindi hanno una resa peggiore di Xiaomi, Samsung ed Apple. Anche i selfie non mi hanno convinto, spesso ho preferito scattarmi foto alla cieca con la ultrawide o la fotocamera principale, avendo comunque un risultato migliore.

IL DISPLAY DA TOP!

Una delle funzioni che più ho apprezzato all'interno del confronto con gli altri top di gamma vi ricorderete è stata proprio il display. OnePlus 12 ha infatti un pannello AMOLED WQHD+ con switch della risoluzione automatica in base allo scenario di utilizzo, funzione che non è disponibile sugli altri top. Quello che però ho apprezzato in viaggio e usandolo spesso all'aperto è la sua luminosità: non c'è mai un momento dove il display di OnePlus 12 con i suoi 1600 Nits di picco non sia perfettamente visibile. Non solo perché il risparmio energetico in questi mesi non si è mai palesato, permettendoci di avere sempre una esperienza al top. Ciò che avverto mi manca, avendo messo le mani su Galaxy S24 Ultra, è quel trattamento anti riflesso che nell'uso sotto il sole si avverte molto, quasi da essere game changer se non si utilizzano protezioni che vanno a limitare quella feature.


Il display ha poi non solo le certificazioni HDR10+ e HEVC in app terze ma anche Dolby Vision, ampliando le possibilità di godere dei vari contenuti in streaming delle app più famose come Netflix. Bene poi il fatto che si possa tarare il display in modo fine e che ci sia una funzione stile TrueTone di iPhone. Ultimo ma non ultimo il pannello di OnePlus 12 ha un PWM di 1920Hz ed una funzione per la riduzione ultra dello sfarfallio. Passando tante ore al telefono in queste trasferte, usandolo anche come fosse un mini computer per montaggi video e scrittura, reputo fondamentale stancare il meno possibile la vista.

LA BATTERIA E LA RICARICA

Durante questa esperienza finlandese abbiamo passato la maggior parte del tempo sotto al sole e alla neve, sfruttando quindi i picchi di luminosità dei display ed il massimo della rete dati con il roaming in 5G. I consumi come potete immaginare schizzano alle stelle tra tutto ciò e GB di dati trasferiti che salgono in un attimo. Soltanto per caricare un reel tra trasferimento file ed upload consumo 2GB di rete dati nel giro di 20 minuti per dirvi. In questi casi quindi sono essenziali due caratteristiche: una batteria longeva ed una ricarica super rapida. In quei 20 minuti di pausa pranzo poter passare dallo 0 al 100% di batteria, grazie alla carica da 100W, ti cambia completamente l'esperienza d'uso.

Vedere persone con Samsung ed iPhone stare lì a dover alternare risparmi energetici e mini ricariche per arrivare a sera, mentre con una ricarica di 20 minuti si è di nuovo al 100%, è unico. Certo, in quei 20 minuti il telefono scalda ma non in modo eccessivo dato che parliamo di una ricarica sdoppiata, che quindi alla fine risulta essere poco superiore ai 45W di Samsung e degradante allo stesso modo. Seppur reputi la batteria carbonio silicio di Honor la scelta migliore in questi casi, essendo tecnicamente più avanzata, questo "trucchetto" risulta comunque un ottimo compromesso per avere una buona autonomia ed una super ricarica che però non deteriori troppo la batteria.

Non solo perché anche andando a sfruttare la carica wireless, come ad esempio alcune basette che avevano predisposto nei punti di ristoro, si può comunque ricaricare il telefono a 50W dove i classici telefoni si fermano a non più di 15W. Nella giornata più intensa comunque sono arrivato alle 17 di pomeriggio col 40% di batteria residua.

MICROFONI, RICEZIONE E CONNETTIVITA'

Seppur i microfoni a disposizione su questo OnePlus siano soltanto due essi funzionano decisamente bene. Mi hanno stupito sopratutto nella registrazione video dove il mio parlato non è mai stato ovattato, anche durante il passaggio di tram o auto. Potete ascoltare degli esempi a fine video e confrontarlo ad esempio con alcuni spezzoni registrati dai tre microfoni di Galaxy S24, il mio attuale smartphone secondario. Anche nelle note vocali OnePlus si difende bene seppur non sia uno dei migliori che abbia provato. Xiaomi 14 Ultra ad esempio fa molto meglio, come anche S24 Ultra.

CONCLUSIONE

In conclusione cosa possiamo dire di questa esperienza e della nostra riprova? Bene OnePlus per aver finalmente organizzato un evento che metta la prova al centro del viaggio e che sia completamente centrata come contesto, sfruttando una fredda Helsinki ma che ben si lega al nuovo Watch. La nuova estetica di quest'ultimo tra l'altro me lo fanno preferire di netto alla versione standard e la lunga durata della batteria me lo fa preferire, utilizzando io poco lo smartwatch, al mio personale Apple Watch.

C'è ancora qualcosa da ottimizzare, ad esempio per controllare da remoto la fotocamera dello smartphone con l'orologio mi viene richiesto obbligatoriamente un Pixel. Può sembrare una stupidaggine ma questa è forse una delle feature extra più utilizzare su Apple Watch.


Per quanto riguarda il OnePlus 12 esso si conferma sicuramente un ottimo acquisto, a maggior ragione ora che inizia a calare di prezzo. Il display, la batteria e la fotocamera, che sono ormai gli aspetti chiave di uno smartphone moderno, sono tutti più che ottimali. Anche il contorno tra buoni microfoni, ottima ricezione, un costante supporto software ed una interfaccia grafica completa completano un pacchetto di funzioni assolutamente non male.

Il suo svantaggio è sicuramente quello di non essere "il non plus ultra", non è uno smartphone che può competere in toto con device più completi come Xiaomi 14 Ultra o Galaxy S24 Ultra ma per un prezzo che inizia ad essere meno di 880€ e con un listino identico a S24 base parliamo comunque di un ottimo smartphone. E voi? Cosa ne pensate? Lasciateci un commento qui sotto in modo da poterne parlare più ampiamente!

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