Incredibile voce dall'Olanda: "Gli atleti di Pechino 2022 lascino a casa la tecnologia"

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Incredibile voce dall'Olanda: "Gli atleti di Pechino 2022 lascino a casa la tecnologia"

12 Gennaio 2022 0

Ha dell'incredibile la voce che arriva dall'Olanda: agli atleti che parteciperanno ai Giochi olimpici invernali di Pechino sarebbe vietato di portare con sé smartphone, tablet e computer. Un ritorno all'era pre smartphone e pre internet che, secondo il quotidiano de Volkskrant che ha riportato la notizia, sarebbe necessario per tutelare privacy e sicurezza. Secondo le autorità olandesi infatti, consigliate dall'intelligence, sarebbe più che concreto il rischio per gli atleti di finire nell'occhio telematico e invisibile della Cina, per cui niente smartphone e derivati dal 4 al 20 febbraio prossimi.

Il presidente del Comitato Olimpico dei Paesi Bassi Maurits Hendriks ha confermato che saranno prese diverse misure in merito alla spedizione olimpica, ma non ha anticipato quali saranno quelle riguardanti la sicurezza degli atleti. Due mesi fa, racconta il quotidiano, il Comitato è stato aggiornato dai servizi di intelligence sulla situazione in Cina. "Così valutiamo nel modo più accurato possibile il contesto politico di una nazione e i rischi legati alla sicurezza informatica", ha detto Hendriks, confermando indirettamente le voci sul divieto di portare in Cina la propria tecnologia tascabile.

Qualcuno potrebbe dire che per dribblare il problema basterebbe utilizzare una rete VPN, ma in Cina risulta spesso impossibile. Per cui Erik Ploegmakers, direttore di un'azienda che si occupa di sicurezza, condivide i timori del Comitato. "Sarebbe una decisione estremamente ragionevole", e avrebbe aggiunto che la Cina sarebbe in grado di introdursi nel privato degli atleti fino a mettere il naso su vecchi messaggi, programmi di allenamento, dati medici, contatti e fotografie.

Vista con sospetto anche la disattivazione (temporanea) del grande firewall che impedisce l'utilizzo di WhatsApp in Cina, dov'è inaccessibile dal 2017. "Gli scambi di messaggi saranno certamente monitorati, e il fatto che lo si stia riabilitando serve solo a rendere la mossa più sospetta" (anche se la crittografia end-to-end dovrebbe offrire sufficienti garanzie in tema di segretezza degli scambi, estesa di recente anche ai backup ndr).

LE REAZIONI DEGLI ATLETI

Inutile dire che l'indiscrezione ha scatenato una serie di reazioni.

È impossibile vivere senza smartphone, ha detto il pattinatore su ghiaccio Hein Otterspeer. Ho una famiglia, un figlio di sei anni. Non riesco a credere che dovremo to alle cabine telefoniche per mantenere i contatti con casa.

Ma al di là delle comunicazioni con chi rimarrà in Olanda, che rappresentano la preoccupazione più grande per gli atleti, il cruccio di molti atleti è anche il dover fare a meno di tutti i dati contenuti in smartphone e derivati, oltre che le routine ad essi associati. I programmi di allenamento viaggiano via mail, i dati sulle prestazioni vengono messi sul web a disposizione dei componenti dello staff che coordinano il lavoro dell'atleta. "Serve che arrivi una risposta anche a queste esigenze", dice Yara van Kerkhof, pattinatrice di short track. E c'è pure chi, come il pattinatore Thomas Krol, teme di annoiarsi durante le tre settimane e mezzo da trascorrere a Pechino: "Voglio solamente avere la possibilità di portare con me un telefono, un laptop e una PlayStation".


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