Indovinate il sistema operativo della "spilla intelligente" Humane AI Pin

10 months ago 96

Per alcuni sarà lo smartphone del futuro, per altri un esperimento interessante, fatto sta che Humane AI Pin è il dispositivo elettronico del momento (sapete come si disattivano le notifiche push?). 

Durante la presentazione della scorsa settimana, che ha svelato caratteristiche tecniche e prezzo della nuova spilletta intelligente e ha scatenato l'entusiasmo degli appassionati, era però mancato un dettaglio: che sistema operativo utilizza? 

In realtà sappiamo che Humane chiama il suo OS Cosmos, un sistema semplice e snello che funziona su un hardware limitato (4 GB di RAM e 32 GB di spazio di archiviazione) e che si basa pesantemente sull'intelligenza artificiale per comprendere il mondo circostante.

Difficile però pensare che una società piccola come Humane potesse sviluppare una soluzione proprietaria, e ora, direttamente da un'offerta di lavoro sul sito dell'azienda sappiamo che Cosmos si basa su Android.

Nell'offerta di lavoro, scovata da marvinbernal che l'ha condivisa su Threads, si legge infatti la necessità di una figura che lavori "a fianco del nostro team System Software per integrare e personalizzare strettamente il nostro utilizzo del sistema operativo Android (AOSP)".

Quindi Cosmos si basa su Android, il che in retrospettiva è piuttosto logico, vista non solo l'enorme disponibilità di API e applicativi, ma anche la versatilità del sistema. E, tutto sommato, anche la sua leggerezza, in assenza di una gestione di schermo o componenti grafiche, e probabilmente demandando lo sforzo computazionale al cloud.

Cosmos è infatti un sistema estremamente complesso, in grado di riconoscere il mondo circostante, per esempio per sapere il contenuto calorico di un alimento, e i nostri gesti, come ruotare il polso o chiudere le dita. L'interazione avviene anche attraverso comandi vocali in linguaggio naturale, e offre persino un'interfaccia grafica attraverso un proiettore a inchiostro laser.

Tra i partner di Humane sappiamo che ci sono OpenAI (sappiamo che la spilletta utilizza GPT-4), Google (che probabilmente ha collaborato in qualche modo sull'OS), Microsoft, Tidal (per i servizi musicali) e altri, quindi il progetto, estremamente promettente, è supportato da giganti del settore.

Nondimeno, essendo basato su IA, ha mostrato anche le debolezze di questa tecnologia e la necessità sempre di controllarne sempre le affermazioni. Nel video di presentazione, sorprendentemente ignorato dall'azienda, i fondatori hanno infatti mostrato le capacità della spilletta chiedendole quale sarebbe stato il luogo migliore per vedere l'eclissi solare di aprile 2024. 

Il chatbot ha risposto che sarà in Australia, quando invece il luogo migliore saranno Stati Uniti e Messico (probabilmente si è "confuso" con l'eclissi del 2023). L'esordio, che in qualche misura ricorda la gaffe di Google con il suo chatbot Bard a inizio anno, ha scatenato un certo clamore sui social e rilanciato la domanda sull'opportunità di affidarsi completamente all'IA (d'altronde senza schermo come si fanno a controllare le informazioni?). 

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