Intellivision continua a essere in difficoltà con la produzione della sua retro-console Amico, e ha presentato un nuovo piano per racimolare il denaro necessario a completarne la produzione. Si chiama Amico Home, ed è un’app per dispositivi Android e iOS che sulla carta emula l’esperienza d’uso della console, ma che dai primi feedback, emersi dai Beta test che sono iniziati in questi giorni, lascia quantomeno perplessi.
Il concetto è relativamente semplice da capire: l’app è un launcher per l’emulatore dei giochi dell’Intellivision originale, console che, ricordiamo, è uscita nel 1979. Ci sono solo due videogiochi: Missile Command (1980) e Astromash (1981). Nonostante ciò, l’app, che viene descritta come un “sistema economico per accedere all’intrattenimento videoludico per tutta la famiglia”, costa 15 (quindici!!) dollari... Per gioco! E non basta: se non si possiede un controller Amico fisico, bisogna usare un secondo dispositivo che funga da gamepad virtuale!
Intellivision dice che sono in arrivo altri due giochi, che supponiamo avranno lo stesso prezzo, per un catalogo totale di ben quattro titoli. La società, controllata da Tommy Tallarico, dice che spera in questo modo di raccogliere abbastanza fondi per completare la produzione dell’Amico.
Tallarico, che è un produttore e compositore di colonne sonore di videogiochi oltre che una personalità piuttosto presente nei media americani, aveva annunciato di aver acquisito i diritti del brand, originariamente di Mattel, nel 2018. Più o meno contestualmente aveva presentato il piano per l’Amico, una console che prometteva di essere estremamente economica - 180 dollari - e offrire giochi semplici, esclusivi, intuitivi e soprattutto a loro volta molto convenienti, con prezzi massimi di 8 dollari l’uno. L’idea era subito piaciuta e un primo round di crowd funding/preordini (100 dollari a testa, ma rimborsabili) aveva ammassato cifre davvero notevoli, oltre gli 11 milioni di dollari.
Il piano era di lanciare la console nel 2020, ma le cose sono andate in tutt’altra direzione. Ci sono stati ritardi continui e aumenti di prezzo significativi. A un certo punto si puntava a un lancio nell’autunno 2021, ma il prezzo dell’hardware era salito a 250 dollari, i giochi a 20 dollari e avevano perso l’esclusività. La società ha tentato diverse strade per racimolare denaro, tra cui l’avventura negli NFT, ma nessuna di queste ha avuto particolare successo. L’ultimo tentativo di ottenere finanziamenti aveva un obiettivo di 5 milioni di dollari, ma si è fermato ad appena 60.000. Tallarico, generalmente molto attivo sui social (soprattutto Twitter/X, con uscite spesso controverse e questionabili), tace ormai da più di un anno e gli utenti che hanno investito nel progetto sono sempre più spazientiti dalla mancanza di aggiornamenti.
In tutto questo il progetto non è ancora stato dichiarato un fallimento: i preordini sono ancora attivi, ma i prezzi sono saliti ancora - si parla di 290 dollari per la versione con un solo controller, 340 per quella con due. Insomma, si sente puzza di vaporware da chilometri di distanza... Qualcuno ha detto Saygus?