Il lancio dei nuovi iPhone ha portato con sé anche una novità del tutto inattesa per il mercato statunitense, ovvero la rimozione dello slot dedicato alla SIM fisica dai nuovi smartphone della casa di Cupertino.
Si perché gli iPhone 14, 14 Plus, 14 Pro e 14 Pro Max venduti oltreoceano non saranno dotati del classico carrellino che permette di inserire una nano SIM, bensì avranno solo la possibilità di utilizzare le nuove eSIM. Durante l'evento di presentazione Apple ha infatti posto l'enfasi anche sulla nuova gestione semplificata delle eSIM che è stata adottata sugli ultimi top di gamma, andando a snellire processi ancora macchinosi come il trasferimento dell'utenza telefonica da un dispositivo all'altro, o la possibilità di memorizzare un maggior numero di eSIM e utilizzare solo quella che si preferisce in un dato momento.
La rimozione dello slot fisico era nell'aria già da qualche tempo e anche gli ultimi rumor hanno suggerito che potesse avvenire già con i modelli appena presentati, tuttavia ci si aspettava una transizione più graduale nei mercati in cui sarebbero stati proposti i modelli con solo eSIM. Così non sarà, visto che gli utenti statunitensi che vorranno passare ai nuovi iPhone 14 dovranno fare i conti con il nuovo formato solo digitale, il quale potrebbe poi essere esteso anche a tutti gli altri mercati già a partire dalla prossima generazione.
LA SPINTA DEFINITIVA PER LE ESIM
Il lancio di uno smartphone sprovvisto di slot per la SIM fisica non è una novità assoluta. Possiamo ad esempio citare il primo Motorola Razr del 2019, il quale aveva già portato sul mercato una soluzione esclusivamente eSIM, salvo poi fare marcia indietro con le generazioni successive.
D'altronde il mondo degli operatori non è ancora pronto a questa transizione, specialmente se guardiamo al nostro caso nazionale. Attivare una eSIM è un procedimento che ancora non è supportato pienamente da tutti gli operatori, comporta costi aggiuntivi per il passaggio e aggiunge diversi elementi di scomodità in fase di attivazione della SIM digitale, come ad esempio la necessità di trovarsi sotto una rete Wi-Fi per completare l'autenticazione.
Con tali ostacoli ancora da superare, è ovvio che un dispositivo di nicchia come il primo Razr pieghevole non poteva certo dare la spinta necessaria agli operatori per stravolgere lo status quo, tuttavia se la stessa mossa la fa Apple le cose cambiano drasticamente. È infatti ovvio che nessun operatore vorrà farsi trovare impreparato all'appuntamento con il lancio globale del prossimo iPhone senza supporto alla SIM fisica, motivo per cui il prossimo anno potrebbe diventare molto interessante proprio in ottica dello sviluppo di questa tecnologia.
Speriamo quindi che nel frattempo vengano risolti molti dei problemi di gioventù che attualmente attanagliano le eSIM, in modo che la transizione possa essere indolore e anzi foriera di vantaggi per gli utenti. Intanto Apple si godrà per circa un anno gli effetti causati dalla rimozione dello slot nel mercato statunitense, andando a creare un legame ancora più stretto con gli utenti che sceglieranno di acquistare un iPhone 14.
Perché sì, è vero che esistono già diversi smartphone Android con supporto eSIM, ma è altrettanto vero che tutte le novità pensate da Apple per facilitare l'utilizzo della SIM digitale funzionano solo all'interno dell'ecosistema della casa di Cupertino, motivo per cui passare ad un telefono Android comporterà uno sforzo in più che in molti potrebbero non voler compiere.
Apple potrà quindi sfruttare questo anticipo per rafforzare ancora di più la presa sul suo pubblico, ma è comunque ormai chiaro che il futuro della SIM fisica ha gli anni contati. Anche perché c'è tutto il settore dell'IoT che non vede l'ora di poter contare su soluzioni sempre più compatte e integrate, che sicuramente trarranno beneficio dal boom delle eSIM, ma questo è un argomento per un altro momento.
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