L'AGCOM propone multe fino a 5.000 euro per chi usa il pezzotto

6 months ago 92

Continua la lotta al pezzotto, il termine che in gergo viene usato per indicare tutte quelle piattaforme illegali che offrono la possibilità di accedere a contenuti protetti dal diritto d'autore a prezzi irrisori, da parte delle istituzioni.

Nelle ultime ore dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), tramite il suo commissario Massimiliano Capitanio, ha avanzato delle proposte sicuramente rilevanti nell'ambito del contrasto alla pirateria in Italia.

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Massimiliano Capitanio ha infatti dichiarato, tramite un post su LinkedIn che a breve verranno introdotte delle sanzioni, che partiranno da 150 euro e potranno arrivare addirittura a 5.000 euro, per tutti coloro che fanno uso del pezzotto. Si tratterebbe, sempre a detta di Capitanio, di una misura indesiderata ma necessaria per combattere la pirateria.

AGCOM ha anche sottolineato come in altri paesi europei, come la Spagna, si siano prese delle misure simili. Segno che la pirateria ha preso piede non solo in Italia, soprattutto quando si parla di contenuti digitali.

Rimane da capire come verranno effettivamente identificati gli utilizzatori del pezzotto. Questa procedura infatti richiederebbe un'associazione tra indirizzo IP e identità dell'utente che necessita di una richiesta legale fatta ai fornitori dei servizi di rete.

Capitanio ha anche specificato che verranno multati non solo coloro che usano piattaforme di IPTV per violare il diritto d'autore, ma anche chi scarica app Android e iOS per vedere contenuti pirata, oppure chi si serve di motori di ricerca per accedere a tali contenuti illegalmente. Capitanio ha anche velatamente criticato alcuni motori di ricerca, che non collaborerebbero come dovrebbero per fronteggiare la pirateria.

Insomma, non sono state definite delle esatte tempistiche ma il commissario AGCOM ha chiaramente riferito che presto verranno introdotte tali sanzioni. Quanto appena dichiarato da Capitanio molto probabilmente è riferito a una proposta di legge che è stata presentata nel 2019 e che è attualmente in fase di discussione alla Camera. Torneremo ad aggiornarvi non appena ne sapremo di più.

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