L'app salvavita dei Pixel potrebbe debuttare su tutti gli Android: gli indizi

1 year ago 133

Un tempo esistevano gli smartphone della linea Nexus, che venivano forniti con Android stock, in estrema sintesi la versione AOSP del robottino con l'aggiunta delle GApps. Con l'addio ai Nexus e il benvenuto ai Pixel, Google ha via via cambiato l'approccio al firmware dei suoi smartphone, da Android stock a una versione del robottino che a Mountain View sviluppano in maniera specifica per i Pixel.

Così i Pixel si sono allontanati dal concetto di Android puro, e hanno ricevuto tutta una serie di "chicche", di accorgimenti, di funzioni esclusive degli smartphone con la grande G sul retro. Tra queste c'è Personal safety o Emergenze personali in italiano, un'app "che aiuta a prepararti e a reagire in caso di emergenza mettendoti in contatto rapidamente con l'aiuto e le informazioni di cui hai bisogno", all'occorrenza filmando anche dei video in piena autonomia. All'inizio della descrizione viene specificato a chiare lettere che si tratta di "un'app per Pixel", infatti non la si può scaricare su nessun altro smartphone Android.

EMERGENZE PERSONALI PER TUTTI, PROBLEMI NON MANCANO

A circa due anni dal debutto sui Pixel di Emergenze personali le cose potrebbero cambiare. Sono questi almeno gli indizi che i colleghi di 9to5google.com hanno scovato all'interno dell'ultima release dell'app, la 2022.05.25. Diversi i riferimenti nel codice con la dicitura nonpixel, che è piuttosto eloquente come potrebbe evolversi l'app. Anche le descrizioni che accompagnano i diversi passaggi del codice sono diverse: i numerosissimi riferimenti ai Pixel sono stati sostituiti da formulazioni generiche, come Il tuo dispositivo o un semplice Personal Safety utilizzato come soggetto.

 oltre ai bug fix c'

Android 28 Giu

Android 13, finalmente arriver

Android 20 Giu

Uno dei passaggi più critici per Google, evidenziano i colleghi, dovrebbe essere quello delle autorizzazioni necessarie a livello di sistema affinché Emergenze personali e le sue funzioni possano funzionare a dovere. Una delle possibili soluzioni è di consentire a quelle più "profonde" di agire attraverso i Google Play Services, che dispongono già delle autorizzazioni specifiche che sarebbe necessario avere sugli smartphone Android.

Altro nodo da sciogliere, parzialmente legato al precedente, è quello che riguarda il rilevamento automatico degli incidenti, che combina diversi elementi tra cui gli accelerometri per rilevare gli impatti o i microfoni per incrociare i numeri ai suoni. Le autorizzazioni necessarie non renderanno semplice un rollout urbi et orbi, per cui Google potrebbe decidere di legare la funzionalità a una versione specifica del robottino o di renderla disponibile ai prodotti di alcuni brand.

Insomma, gli aspetti da chiarire sono ancora molti, ma è certo che qualcosa si stia muovendo in Silicon Valley affinché una delle funzioni potenzialmente più importanti, e in questi anni ha dimostrato sui Pixel di essere un salvavita, possa vegliare su milioni di utenti in più.


Read Entire Article