Oggi vi raccontiamo la storia successa a un utente Xiaomi, che si è ritrovato tra le mani un telefono del tutto inusabile a causa di un suo eccesso di zelo (anche se forse c'è dell'altro sotto, come vedremo a breve). La morale, ve la anticipiamo, è molto semplice: Android non è infallibile. Corollario: la curiosità uccise il gatto.
Il nostro protagonista, che chiameremo Eziosystem32, decide (per qualche oscura ragione) di voler disinstallare un'app di sistema, chiamata "Android System". L'app è presente in molti dispositivi, a volte anche con nomi diversi, ma non ha una sua interfaccia. Piuttosto è un componente basilare del sistema operativo, che forse forse non dovrebbe nemmeno comparire nell'elenco delle applicazioni installate.
Solitamente non è possibile disinstallarla (al massimo disattivarla, il che non è comunque una buona idea), ma a quanto pare sullo smartphone del nostro Ezio era possibile farlo, e lui (furbo!) si è fatto prendere dalla curiosità di scoprire cosa sarebbe successo.
E cos'è successo? Che lo smartphone non si è più avviato, mostrando solo un (a suo modo) ironico messaggio:
The system has been destroyed
Press power button to shutdown
Il sistema è stato distrutto: letteralmente.
Ora, è chiaro che una cosa simile non doveva succedere, così come è chiaro che Ezio se la sia andata a cercare. La spiegazione data da Xiaomi è però a suo modo un po' incredibile. Quello in possesso di Ezio doveva essere un dispositivo di sviluppo / prototipo. Come ne sarebbe venuto lui in possesso non è chiaro, ma l'azienda cinese si è comunque offerta di sostituirlo.
Ciò non di meno, anche semplicemente disattivare un'app solo per la curiosità di vedere cosa succede non è mai una buona idea. Un conto sono ovviamente le app di terze parti, installate dall'utente o pre-caricate col dispositivo, ma le app di sistema vanno lasciate stare, detta molto chiaramente.
È un consiglio inutile? Forse, ma come dice il saggio: uomo avvisato, mezzo salvato.