L'elettrica di Xiaomi è realtà: presentata al MWC la SU7

6 months ago 145

Al MWC di Barcellona Xiaomi ha mostrato i muscoli: dopo aver presentato al pubblico europeo lo Xiaomi 14 Ultra e lo Xiaomi 14, l'azienda cinese ha rivelato la sua SU7, un'auto elettrica che vuole introdurre il marchio all'interno del mondo dell'automotive.

Xiaomi è sicuramente nota nel mondo degli smartphone, ma vende anche tanti altri prodotti, che spaziano su tutti i fronti della vita quotidiana. Però, adesso ha deciso di ampliare in maniera trasversale la sua gamma di offerte, approdando in una nuova frontiera della tecnologia

SU7 sta per "Speed Ultra 7" ed è una berlina di quasi 5 metri, che ricorda la Porsche Taycan nelle linee. Si presenta come un'auto sportiva e le sue specifiche parlano chiaro: è in grado di fare da 0 a 100 km/h in 2,78 secondi e può arrivare fino a 265 km/h.

Oltre alla forza nuda e cruda, la SU7 offre tanta tecnologia tramite i sensori e le fotocamere poste su tutti i lati dell'auto e grazie a un tablet centrale posto tra il guidatore e il passeggero, che gestirà l'infotainment.

Non si tratta solo di hardware, ma una parte importante è ricoperta dal software: infatti, Xiaomi ha inserito HyperOS all'interno della SU7, affinché sia collegata all'interno dell'ecosistema del brand cinese. Lo slogan è "Human x Car x Home" e segna l'integrazione tra tutti i dispositivi smart e il loro coordinamento per assecondare le esigenze e i bisogni degli utenti.

Se voleste vederla in azione, Xiaomi ha pubblicato un video su YouTube, dove è possibile ammirarla sfrecciare in solitaria. Tuttavia, come si legge dalla dicitura in basso a sinistra, l'auto al momento non è in vendita: infatti, non sappiamo con sicurezza quando sarà disponibile sul mercato e non sappiamo se arriverà in Italia e a che prezzo.

Stando a quanto rivelato da Weibing Lu, presidente del gruppo Xiaomi, l'auto arriverà sul mercato "molto presto", quindi si suppone che le vendite in Cina inizieranno in primavera, quindi è lecito pensare che successivamente può arrivare in altri mercati.

Questo è legato anche ai ricavi di Xiaomi, che negli ultimi anni sono arrivati principalmente dal mercato europeo e da quello indiano (tra il 40% e il 50%), quindi è difficile pensare che l'azienda rinuncerà all'appeal guadagnato al di fuori della Cina.

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