L'FCC ha appena rallentato internet

7 months ago 116

La FCC ha aggiornato i requisiti per la definizione di "broadband", ovvero di banda larga. Gli ISP, i fornitori di servizi internet, dovranno ora offrire velocità di download di almeno 100 Mbps e di upload di 20 Mbps per potersi fregiare dell'appellativo broadband. Questo significa che tante connessioni che fino a ieri potevano fregiarsi di essere "banda larga", adesso non lo sono più: internet è più lento insomma, più di nome che di fatto.

Questa decisione aggiorna gli standard per la prima volta dal 2015, con l'obiettivo di migliorare la copertura e la qualità del servizio internet. Pensate infatti che i limiti precedenti erano di appena 25 Mbps in download e 3 Mbps in upload, che in fondo quasi 10 anni fa potevano anche starci, ma che ormai sono anacronistici.

Parliamo infatti di velocità da ADSL della prima ora, e adesso che questo tipo di connessioni vengono piano piano smantellate è chiaro che il concetto stesso di broadband si adegui di conseguenza.

Il prossimo passo sarà raggiungere 1 Gbps in download e 500 Mbps in upload, ma l'FCC non chiarisce di preciso quando si aspetta che lo standard possa essere così elevato. Chiaramente però è tutto a beneficio degli utenti, con l'idea di spingere i fornitori di servizi internet a migliorare le loro offerte e a etichettare correttamente i loro servizi come "a banda larga" solo se raggiungono questi nuovi valori.

A questo proposito, se foste interessati a misurare e certificare la velocità della vostra connessione casalinga (o in altro luogo), vi consigliamo di leggere la guida che abbiamo dedicato all'argomento: potreste scoprire che i vostri valori minimi non corrispondono a quelli dichiarati dal vostro operatore.

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