L'inquinamento da smartphone è da prendere sul serio

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Deloitte, una delle maggiori aziende mondiali di consulenza e revisione, ha pubblicato il rapporto sulla sostenibilità ambientale del settore smartphone per il 2022, e non sono buone notizie

Secondo la società infatti nel 2022 nel mondo ci saranno 4,5 miliardi di smartphone, che genereranno in complesso 146 milioni di tonnellate di CO2 (o CO2e, emissioni equivalenti) a livello globale, per la maggior parte dovuti al processo produttivo (ben l'83%), mentre dopo il primo anno di vita le emissioni ammonteranno all'11%. 

Come affrontare il problema? Secondo la società, mentre da un lato l'utilizzo di materiali riciclati per la produzione e l'efficienza energetica degli impianti posso essere risposte importanti, il fattore principale che può limitare la produzione di CO2 è aumentare la vita media dei dispositivi. Ad oggi questa è stimata tra i 2 e i 5 anni e vede i consumatori italiani tra i più virtuosi in europa, anche per le percentuali di acquirenti per cui un supporto software più lungo incide nella scelta di un nuovo telefono.

Deloitte poi approfondisce il tema della diffusione dei dispositivi elettronici in Italia, classifica in cui gli smartphone regnano grazie al 94% degli intervistati che dichiara di possederne uno.

Ma non sono solo smartphone. Un consumatore infatti possiede in media quattro dispositivi e mezzo, affiancando al proprio smartphone anche device quali tablet, pc, eReader e, sempre più, anche i dispositivi indossabili e i visori per la realtà virtuale, in netto aumento rispetto al 2020. Interessante poi il dato sull'utilizzo. Ovviamente lo smartphone è il dispositivo usato con più costanza, seguito dal computer, mentre i lettori portatili per videogiochi e i visori per la realtà virtuale sono quelli utilizzati più di rado, su base settimanale o mensile.

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