L'ora legale sta arrivando, ma nell'era digitale chi ci fa più caso ormai?

7 months ago 118

Domenica 31 marzo 2024 alle ore 2 di notte sposteremo l'orologio in avanti di un'ora. Entra infatti in vigore l'ora legale, detta anche summer time, grazie alla quale le giornate si allungheranno e risparmieremo anche tantissimi kWh di energia. Ma quanti di noi dovranno davvero spostare fisicamente le lancette di un orologio?

La comodità del digitale

Viviamo ormai in un mondo connesso, dove la maggior parte dei dispositivi elettronici sono collegati h24 a internet, e pertanto si aggiorneranno da soli all'ora legale. 

Smartphone, smartwatch, fitness band, ma anche TV, smart speaker e tanti altri device non hanno bisogno di alcun intervento per segnare sempre l'ora esatta. Magari quel vecchio orologio da parete vi costringerà ad arrampicarvi per spostarne le lancette, ma è quasi più l'eccezione della regola. (Nel mio caso anche il vetusto microonde, maledetto! - NdR)

Sia chiaro, non abbiamo nulla contro i dispositivi analogici, né contro quelli digitali ma non connessi. Se però, fino a qualche anno fa, poteva capitare anche di sbagliare ora durante una di queste giornate di cambio, ormai è diventato quasi impossibile.

Basta uno sguardo al proprio telefono per essere sempre sicuri di quale sia l'ora corretta, in qualsiasi momento dell'anno e del globo (connettività permettendo).

Ora legale permanente?

È un dibattito che ormai è già un po' vecchio, ma saprete benissimo che c'è chi vorrebbe l'ora legale permanente. Si stima infatti che attualmente l'Italia risparmi circa 90 milioni di euro grazie al minor consumo di energia elettrica derivante dall'ora legale. Per non parlare poi del beneficio ambientale, quantificato in circa 170.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica in meno nell'atmosfera.

Tutto ciò per 7 mesi su 12. Ovviamente le cifre riportate salirebbero ancora se spalmate su 12 mesi, tanto più che parliamo dei mesi invernali, dove le giornate sono già più corte di suo. 

E poi ci sono anche le presunte implicazioni sulla salute, con l'alterazione dell'orologio biologico derivante dal cambio di orario due volte all'anno.

Il discorso si fa insomma complesso, ed esula dai nostri scopi, ma che sia permanente o meno, questo risparmio vale bene lo sforzo di spostare qualche residua lancetta in avanti, no?

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