La Farnesina si prepara ad una svolta cyber, Tajani: “Presto una riforma del ministero” e nomina Diego Brasioli Inviato Speciale per la Cybersicurezza

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L’annuncio del ministro Tajani: “Ho dato mandato al segretario generale di preparare una riforma del ministero per adattarlo ai cambiamenti, con una parte dedicata alla sfida cibernetica e alle minacce ibride”.

“Siamo oggetto di un’offensiva ibrida e sappiamo bene che quello della cybersicurezza è un tema cruciale. Voglio dire al sottosegretario Mantovano e al ministro della Difesa Crosetto che ho dato mandato al segretario generale di preparare una riforma del ministero per adattarlo ai cambiamenti, con una parte dedicata alla sfida cibernetica e alle minacce ibride”.

Farnesina, Tajani: “Al via la riforma per adattare il ministero ai cambiamenti”

Sono queste le parole annunciate dal ministro degli Esteri Antonio Tajani durante la sessione ‘Sicurezza cibernetica, minacce ibride, intelligenza artificiale’ nell’ambito degli Stati generali della diplomazia del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. All’evento erano presenti anche Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministro della Difesa Guido Crosetto.

“Questa riforma arriverà presto all’attenzione del governo per rendere il nostro ministero più capace di dare risposte concrete ai nostri ambasciatori. Rispetto agli “attacchi che abbiamo subito”, Tajani ha evidenziato la necessità di “lavorare insieme, mano nella mano, con il sottosegretario Mantovano, che ha la delega per la sicurezza, e con il ministro della Difesa” dal momento che “le cose più efficienti ed efficaci sono quelle che si ottengono lavorando insieme”, aggiungendo l’importanza per la Farnesina, che tra i suoi compiti ha anche la promozione dell’export, di proteggere i dati industriali”, ha concluso.

La nomina di Diego Brasoli

Una svolta cyber dunque non solo annunciata dal ministro, ma anche attuata. Tajani ha infatti nominato l’ex ambasciatore del Lussemburgo, Diego Brasioli, Inviato Speciale per la Cybersicurezza e capo dell’ Unità per l’innovazione tecnologica e la sicurezza cibernetica della Farnesina. La nomina, avvenuta in contemporanea all’evento, è stata confermata dallo stesso Brasoli.

“È un onore e una responsabilità di grande importanza, soprattutto in un momento storico in cui il cyber e l’IA, unitamente alle crescenti minacce ibride, stanno trasformando in modo profondo la politica internazionale e hanno ampie ripercussioni sulla sicurezza nazionale. Sono molto grato al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale per la nomina“, ha scritto Brasioli su Linkedin. “L’impatto delle tecnologie emergenti sulla geopolitica è innegabile. L’intelligenza artificiale non solo sta rivoluzionando le modalità di raccolta e analisi delle informazioni, ma offre anche nuove opportunità per rafforzare le relazioni internazionali e promuovere la cooperazione tra i paesi. In questo contesto, lo sviluppo della computazione quantistica rappresenta un fattore strategico cruciale, poiché ha il potenziale di cambiare radicalmente le capacità di calcolo e sicurezza, influenzando in modo significativo la competitività globale e le dinamiche diplomatiche”.

E conclude: “La protezione delle informazioni sensibili non solo salvaguarda gli interessi nazionali, ma è anche essenziale per garantire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei processi governativi. È cruciale che il Ministero degli Esteri giochi un ruolo di primo piano in questo ambito, promuovendo politiche e pratiche che proteggano il nostro patrimonio informativo dalle minacce ibride e cibernetiche”.

Il curriculum di Brasioli

Brasioli è entrato nella carriera diplomatica nel 1986. E stato console generale a Islamabad (Pakistan), Amman (Giordania) e Los Angeles.

E’ stato poi capo dell’Ufficio III della Direzione Generale Cooperazione politica multilaterale e i diritti umani; ha presieduto il Comitato interministeriale dei diritti umani nel 2010; è stato ambasciatore a Bucarest, vicedirettore generale per gli Affari politici e di sicurezza/direttore centrale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente e successivamente vicedirettore generale vicario per gli Affari politici e di sicurezza/direttore centrale per la sicurezza. L’ultimo incarico è stato a Lussemburgo come ambasciatore dal 2020 al 2024.

Romano, classe 1961, è laureato in scienze politiche.

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