La rete Trova il mio dispositivo è ferma a causa di Apple. Cerchiamo di capire perché

6 months ago 141

Se volete trovare un telefono Android perso o rubato, potete affidarvi alla funzione Trova il mio dispositivo di Google, ma a differenza degli iPhone questo deve essere acceso (a proposito, se siete in questa situazione, date un'occhiata alla nostra guida su come trovare un telefono perso).

Per questo motivo a maggio dell'anno scorso Google ha presentato la rete Trova il mio dispositivo, che si avvantaggia dei miliardi di dispositivi Android per localizzare la posizione di un dispositivo tramite Bluetooth, anche da spento. Non solo, ma questa rete servirà anche per identificare eventuali tracker utilizzati per monitorare la posizione di un utente senza il suo consenso.   

Da mesi, e parliamo di luglio 2023, la rete è pronta, ma Google non può lanciarla. Perché? Perché attende che anche Apple implementi la stessa tecnologia per il rilevamento dei tracker di terze parti. 

Google e Apple infatti hanno collaborato nel 2023 per implementare questo strumento, che consentirà di rilevare tracker non desiderati.

Se Google ha infatti Avvisi tracker sconosciuti, che consente di invividuare ogni tracker, iOS può però rilevare solo AirTag o tracker che fanno parte della rete Dov'è, e non altri. 

La nuova rete supererà questa restrizione, ma Apple non l'ha ancora implementata su iOS, e il motivo non è chiarissimo. Al lancio della tecnologia, che si basa sulla specifica Detecting Unwanted Location Trackers (DULT), Google aveva annunciato che l'aveva sviluppata insieme ad Apple.

Al momento DULT non è uno standard, ma è ancora definito come Internet Draft che deve essere approvato dalla Internet Engineering Task Force (IETF). Il processo richiede molti mesi, e stando ai documenti dovrebbe essere pronto per luglio 2025

Google e Apple però avevano convenuto di rilasciare la tecnologia non appena fosse pronta quella che viene chiamata "un'implementazione di produzione delle specifiche per gli avvisi di tracciamento indesiderati". Questa implementazione è pronta, perché si tratta della bozza di documento "versione 01" per DULT pubblicata a dicembre 2023 (qui sotto).

Quindi sappiamo che non dobbiamo attendere luglio 2025 per l'approvazione dello standard da parte dell'IETF, e sappiamo che Google e Apple aspettavano il rilascio dell'implementazione di produzione.

In teoria, stando alle dichiarazioni di Google fatte in accordo con Apple a maggio 2023, non ci sono motivi pratici per cui Apple non debba implementare la tecnologia DULT su iOS. Motivo per cui Google non ha ancora rilasciato la rete Trova il mio dispositivo

Ma cosa trattiene Apple? Per riprendere il titolo dell'articolo, non lo sappiamo. Sviluppare e testare le principali funzionalità di sicurezza richiede ovviamente tempo, ma non abbiamo idea del motivo per cui la casa della mela non rilasci questa funzione.

Non vogliamo pensare che sia solo per fare dispetto a Google (con cui ha collaborato), ma ci deve essere un problema tecnico o burocratico da qualche parte. O magari ha a che fare con i recenti cambiamenti di iOS 17.4 e all'apertura ai marketplace di terze parti.

Così facendo, però, danneggia gli utenti Android che non possono avvantaggiarsi di un nuovo strumento, molto più potente, per individuare telefoni e tracker. 

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