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La Russia vuole realizzare una sua console per videogiochi, con tanto di ecosistema online annesso. L’ordine arriva direttamente dal Cremlino, visibile direttamente sul suo sito ufficiale (ne riportiamo uno screenshot tradotto automaticamente in italiano poco più sotto). Fa parte dell’iniziativa di sostituire i prodotti, servizi e brand occidentali che hanno abbandonato il Paese quando è avvenuta l’invasione armata dell’Ucraina.
Il settore dei videogiochi è stato abbastanza unito nel condannare le azioni di Putin e andarsene dalla Russia (bloccando anche i loro servizi). Oggi è impossibile acquistare in forma ufficiale e legittima una PlayStation o una Xbox. Il Cremlino inizialmente ha reagito rendendo di fatto legale la pirateria informatica, e a quanto pare ora punta ancora più in alto.
Si potrebbe argomentare che al giorno d’oggi realizzare una console non è poi così difficile. In Cina ci sono tantissimi produttori che hanno hardware sostanzialmente pronti da usare - è giusto questione di personalizzare un po’ l’estetica del prodotto e realizzarne in massa. È anche interessante notare che l’ordine iniziale non parla necessariamente di potenza e qualità grafica - in un mercato dove non c’è assolutamente niente, anche una banale retro-console potrebbe avere un grande successo.
Il discorso software è tutto sommato analogo. Al giorno d’oggi non manca certo la scelta di sistemi operativi open-source versatili, potenti, ben supportati e documentati - la scelta più ovvia è Android (al netto delle personalizzazioni e dei servizi Google, naturalmente). Più complicato può essere realizzare un'infrastruttura moderna - distribuzione, download e aggiornamento dei giochi - giochi che, peraltro, vanno a loro volta sviluppati. Per non parlare di moderazione, supporto clienti, elaborazione sicura dei pagamenti e via dicendo.
Diversi esperti hanno detto la loro opinione sulla questione e le previsioni sono estremamente negative. Parlando con il giornale in lingua russa Kommersant, un esperto dice semplicemente che nessuno in Russia ha le competenze e le risorse per realizzare una console paragonabile a una PlayStation o una Xbox; un altro dice per creare un ecosistema completo (ma pesantemente indietro, diciamo 10-15 anni, rispetto alle controparti occidentali) potrebbero volerci tra i 5 e i 10 anni, e un investimento pari a 50-100 milioni di dollari.
Per il momento l’ordine del Cremlino è valutare la situazione e stabilire se è una strada percorribile. Gli ufficiali di Putin avranno tempo fino a metà giugno per fare le loro indagini ed esprimersi in merito.