Il panorama delle tastiere meccaniche "custom", ovvero i modelli personalizzati o personalizzabili, è in continua espansione.
Nel 2024 si sono sempre di più affacciati sul mercato i modelli dotati di interruttori magnetici, ma c'è comunque chi sperimenta anche in altri campi.
È questo il caso di MonsGeek, marchio affiliato ad AKKO. M1 V5 è in realtà una tastiera meccanica simile alle altre già lanciate in passato dal marchio, con una sola eccezione.
Si smonta con un clic! Cosa significa e cosa implica? Scopriamolo insieme!
Caratteristiche tecniche
Per quanto ci siano dei punti in comune con la AKKO MOD 007B HE e la MonsGeek M1W V3, fra cui un'estetica molto, molto vicina, la nuova M1 V5 è comunque diversa. Vediamo le caratteristiche salienti.
- Materiali: scocca in alluminio, due sezioni magnetiche; tasti in plastica PBT Double-shot
- Formato 75%, 82 tasti e un potenziometro: assente il tastierino numerico e alcuni dei tasti che di solito si trovano sopra le frecce direzionali. Non c'è il tasto STAMP (o Print che dir si voglia), ma si può riprogrammare la tastiera per includerlo.
- Layout ISO UK/DE/Nordic: il formato è quello nostrano, con il tasto Invio con la forma allungata. I tasti inclusi però sono del Nord Europa e del Regno Unito. In confezione ne trovate tanti extra per poterla rendere quanto più possibile simile a quella italiane.
- Hot-swappable: se già siete avvezzi al mondo delle tastiere meccaniche custom sapete già cosa vuol dire. Per i neofiti, la tastiera MonsGeek offre la possibilità di sostituire a piacere gli switch meccanici. L'esperienza di digitazione può cambiare drasticamente con gli switch giusti. Già in fase di acquisto potete sceglierne diverse varianti.
- Switch AKKO V3 Piano Switch: la versione da noi testata ha questi switch qui. Si tratta di interruttori lineari classici, con forza di attuazione di 45±5 gf, distanza di attuazione 1,9±0,5 mm e corsa totale di 3,1 mm. Sono lubrificati a livello di fabbrica e dotati di stelo MX in plastica POM. La molla è lunga 20 mm.
- Anti ghosting NKRO, Polling rate a 1.000 Hz in modalità cablata e Wi-Fi e 125 Hz in Bluetooth. Non è insomma all'altezza di tastiere gaming dedicate, ma per il 90% degli utilizzatori va benissimo.
- Connettività: alla M1 V5 potete connettere fino a 5 dispositivi contemporaneamente. Oltre a funzionare in modalità cablata, potete collegarla via Bluetooth a 3 dispositivi (smartphone, tablet, PC e simili) e via Wi-Fi a un altro tramite apposito ricevitore USB. Quest'ultimo lo trovate in confezione. Attenzione: per passare fra le modalità d'uso dei sistemi operativi (Windows, macOS), c'è un interruttore fisico nascosto sotto il tasto CapsLock.
- Software: programmabile tramite VIA
- Batteria: 8.000 mAh
- Dimensioni: 333 x 146 x 32,6 mm
- Peso: 1,75 kg (circa)
Si smonta con un clic
Quando ci si approccia a tastiere del genere, il modo in cui sono costruite è una caratteristica tanto fondamentale quanto le altre.
Vediamo quindi lo schema costruttivo della M1 V5:
Come da tradizione MonsGeek (e AKKO) troviamo vari strati fonoassorbenti: schiuma PORON fra la piastra e il circuito stampato, un pad in IXPE sulla PCB, un altro strato in gomma EPDM e PORON e guarnizioni in silicone sulle estremità della piastra.
Fin qui niente di particolarmente innovativo, se non fosse che MonsGeek ha optato per collegare le due sezioni che compongono la scocca con dei magneti. In cosa si traduce? Smontare la tastiera è questione di un attimo!
Niente più viti nascoste sotto i piedini o sotto i tasti, punte diverse da usare per viti esterne e interne, incastri strani soggetti a rottura o simili. Sfilate la manopola del potenziometro, fate pressione per staccare i magneti e la tastiera è smontata.
Quali sono i vantaggi di una caratteristica del genere? Rapidità di modifica della tastiera e facilità di manutenzione, prevalentemente.
Gli appassionati di tastiere meccaniche custom personalizzano e migliorano le loro tastiere con una certa frequenza, e con un modello del genere mettere mano agli interni è davvero questione di un attimo.
Anche cambiare gli stabilizzatori a PCB è più rapido, visto che saltate il passaggio di smontaggio della scocca. Banalmente poi è più facile accedere agli strati fonoassorbenti e cambiarli o modificarli.
Ah, l'ho detto con molta nonchalance, ma quasi tutte le tastiere AKKO e MonsGeek solitamente hanno gli stabilizzatori a piastra. Questa no, ha quelli avvitati alla PCB, forse i preferiti dagli appassionati di custom keyboard.
Premium, anche lato software
Tante caratteristiche di rilievo le abbiamo elencate all'inizio, ma è comunque giusto porre enfasi su alcune. Come per esempio sulla gargantuesca batteria da 8.000 mAh.
Anzi, a dirla tutta sono due moduli da 4.000 mAh, come si può ben vedere smontando la tastiera. L'autonomia dichiarata ammonta a 86 ore con tutti i LED accesi e fino a 500 ore con tutto spento.
Valori ottimi, e qui tocca aprire una parentesi sull'utilità della retroilluminazione. Si tratta di un aspetto meramente estetico, visto che i tasti non lasciano passare l'illuminazione. Usatela quindi sapendo che va ad abbattere l'autonomia complessiva.
In ogni caso, i copri tasto in PBT Double-shot inclusi da MonsGeek sono perfettamente visibili anche senza LED. Le stampe sono di buona qualità, ed effettivamente con la retroilluminazione spenta ci troviamo di fronte a una tastiera piuttosto elegante.
Le altre caratteristiche sono evidenti anche a colpo d'occhio: il suo essere un formato ISO, quindi in linea con la disposizione dei tasti italiana, il suo avere un potenziometro (programmabile), la triplice modalità d'uso e la possibilità di collegare più dispositivi. Tutto molto bello, e il software?
Anche il software è uno dei suoi punti di forza. Invece di usare programmi di terze parti, che spesso sono eseguibili che Windows digerisce poco volentieri, la M1 V5 sfrutta il celebre applicativo open source VIA.
Ci sono forse un po' meno opzioni rispetto ai software realizzati ad-hoc dai marchi, ma c'è comunque tutto l'essenziale per riprogrammare la tastiera, creare macro, gestire i layer.
Questi ultimi, per chi non lo sapesse, sono gli "strati" di funzionalità che assegnate alla tastiera. Ovvero? Ovvero le mappature alternative a cui potete accedere tenendo premuto un tasto. Banalmente, tenendo premuto FN attivate il layer di funzioni alternative, che spesso consente l'avvio rapido di programmi, gestione dei contenuti multimediali, gestione dei LED della retroilluminazione e altri parametri.
Tramite VIA potete personalizzare completamente questi layer, e cambiarli anche a seconda che siate sotto ambiente Windows o macOS.
Questa o la M1W V3 HE?
Qualche mese fa su YouTube vi ho mostrato in azione 3 delle ultime tastiere firmate AKKO. Fra queste c'era anche la MonsGeek M1W V3 HE-SP, un modello esteticamente molto simile alla V5, se non fosse per i copri tasto "Side-Printed", ovvero con stampe sul fianco.
M1 V5 è decisamente più recente, ma i prezzi sono molto simili, e questo nonostante si tratti di prodotti estremamente diversi. La M1 V3 HE-SP ha di bello che è una tastiera dotata di switch magnetici personalizzabili lato software, e di conseguenza ci sono anche tante funzionalità in più pensate per un'utenza esperta a cui piace sperimentare.
Non solo, raggiunge anche gli 8.000 Hz di polling rate. Insomma, è un dispositivo forse pensato più per i gamer. Leggetevi anche la nostra recensione della AKKO MOD 007B HE, in cui parliamo molto nel dettaglio degli interruttori magnetici.
La M1 V5 invece punta sulla facilità di smontaggio, su sonorità migliori e sulla compatibilità con VIA. E i prezzi? Ne parliamo nella prossima sezione.
Parliamo di prezzi (occhio al Black Friday)
Prima che spalanchiate gli occhi: le tastiere meccaniche con scocca in alluminio sono più care di quelle classiche. Detto questo, di listino la nuova MonsGeek M1 V5 VIA verrebbe 182,99€.
Fino al 3 dicembre però potete applicare il codice sconto del 20% per il pre-ordine che porta il prezzo a 146€ circa.
Non ci sono spese di spedizione o tasse extra, quindi il prezzo è quello indicato. Ricordiamo che stiamo parlando di una meccanica formato ISO che di distingue dalle altre per la modalità di costruzione e per la compatibilità con VIA.
Se avete già switch meccanici e copri tasto da abbinarci, c'è anche il kit fai-da-te, anche formato ISO e in una variante bianca. Non vi sorprendete se costa di più: non c'è il coupon di sconto!
E la MonsGeek M1W V3 HE-SP di cui vi parlavo poco fa? Al momento il modello ISO risulta esaurito, ma sul sito europeo di AKKO si parla di "restocking soon". Nel frattempo potete acquistare il modello ANSI-USA con un leggero sconto, che non guasta affatto.
Approfitto anche per segnalarvi che sullo store europeo di AKKO è in corso il Black Friday, con sconti fino al 50% su modelli selezionati.
Trovate tutto qui o cliccando sul pulsante sottostante.
Il sample per questa recensione è stato fornito da AKKO, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
MonsGeek M1 V5 VIA
MonsGeek M1 V5 VIA ha due grandi pregi. Il primo riguarda la sua modalità di costruzione, che a differenza di tanti altri modelli permette un disassemblaggio rapido e indolore. Il secondo riguarda il prezzo, almeno fino ai primi giorni di dicembre. Per quello che offre, ovvero formato ISO, utilizzo senza fili, scocca in alluminio con potenziometro, programmabilità tramite VIA, la spesa prevista è inferiore a quella di tanti altri modelli simili. Tenete però di conto che si tratta di un modello più da lavoro che da gaming, visto che a prezzi (di listino) simili, AKKO offre modelli con interruttori magnetici e polling rate a 8.000 Hz.
Pro
- Formato ISO...
- Scocca magnetica per smontaggio rapido
- Hot-swappable
- Triplice modalità di connessione
- Prezzo umano
Contro
- ... anche se non ITA
- Occhio alle alternative gaming
- Retro-illuminazione un po' inutile
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.