Le partnership tra società AI e Big Tech attirano l'attenzione dell'UE

Le partnership tra le aziende AI e i grandi colossi tecnologici, come quella tra OpenAI e Microsoft o quella tra Google e Samsung, hanno attirato le attenzioni della Commissione Europea. Margrethe Vestager ha detto lo scorso venerdì che potrebbero essere stati commessi atti di concorrenza sleale, e che richiederà le opinioni di terze parti per avere una visione più completa e precisa della situazione.

Non è una notizia dell’ultim’ora. Già negli scorsi mesi, più precisamente a marzo, la Commissione aveva inviato questionari relativi all’implementazione dell’AI nei prodotti tecnologici alle principali aziende coinvolte, tra cui Meta, Google, Microsoft, OpenAI e ByteDance (TikTok). In quello specifico caso sotto analisi era solo l’accordo tra Microsoft e OpenAI; Vestager dice che il team ha finito di esaminare le risposte e che ora è giunto il momento di tornare a sentire le aziende, per cercare di capire se l’accordo, soprattutto il fatto che è di esclusiva, può danneggiare la concorrenza.

Android 17 Gen

Per lo stesso motivo, come dicevamo, i riflettori sono puntati anche sull’accordo pluriennale che Samsung e Google hanno siglato recentemente per portare il modello Gemini Nano sui dispositivi Galaxy del colosso sudcoreano. Ma anche le cosiddette “acqui-hire” (quelle acquisizioni che puntano più ai talenti e al personale coinvolto che al prodotto in sé) aggressive interessano Vestager e il suo team - uno degli esempi principali è quella di Microsoft nei confronti di Inflection per 650 milioni di dollari.

Vale la pena precisare che per ora non siamo ancora in una fase di effettiva indagine formale, e che tutto potrebbe risolversi in un nulla di fatto. Come è facile immaginare, i portavoce delle varie aziende coinvolte confermano di essere pronte a collaborare e rispondere a qualsiasi altra domanda della Commissione.