Le perdite di Amazon con Alexa sono così ingenti che l'abbonamento in arrivo potrebbe essere un problema

4 months ago 208

Alexa, l'assistente vocale di Amazon, è ormai in milioni di case in tutto il mondo, complici anche le regolari e molteplici promozioni sugli speaker Echo, e il fatto che sono ormai 10 anni che Amazon cerca di venderceli.

Eppure, proprio per Amazon, i suoi smart speaker sono un buco nero mangia miliardi, il che ci ricorda che non tutte le ciambelle riescono sempre col buco.

Qualcosa non ha funzionato con gli Echo

Amazon ha fatto con gli Echo quello che già aveva fatto con i Kindle, senza considerare che sono due tipi di dispositivi molto diversi. Chi compra un ebook reader di Amazon ha infatti buone probabilità di acquistare poi degli ebook, generando ulteriori introiti per l'azienda.

Quando Jeff Bezos lanciò i suoi smart speaker, l'idea era quella di renderli il più ubiqui possibile, anche a costo di venderli (quasi) in rimessa. L'aspettativa era quella che poi gli utenti avrebbero fatto acquisti tramite Alexa, ma invece la maggior parte usa solo le funzioni gratuite, come sveglie, meteo e canzoni, senza fare shopping online.

Qualcuno magari si sarà abbonato ad Amazon Music, ma nonostante ciò, secondo quanto riportato dal The Wall Street Journal, si è generato un enorme buco da 25 miliardi di dollari, solo tra il 2017 e il 2021. Questo include tutti i dispositivi Amazon, per la verità, quindi anche Kindle, Fire TV Stick, e altri.

E cosa succede, di solito, quando un'azienda va così tanto in perdita? Che cerca qualcuno a cui far pagare il conto.

Remarkable Alexa

Ne avevamo già parlato in precedenza, quindi la notizia non giunge certo inaspettata: Amazon sta lavorando a una nuova versione del suo assistente vocale, chiamata "Remarkable Alexa", che non sarà completamente gratuita.

Questa nuova Alexa a pagamento includerà funzionalità avanzate e utilizzerà (ovviamente) l'intelligenza artificiale generativa nel tentativo di offrire qualcosa di più all'utente.

L'idea sarebbe quella di servizio in abbonamento, il cui prezzo però è ancora in fase di definizione.

Certo è che per compensare tutti quei miliardi di perdita che ne vorranno parecchie di sottoscrizioni!

Il lancio sarebbe previsto a breve, forse anche a brevissimo (entro fine luglio), sebbene non siamo pronti a metterci la mano sul fuoco. In ogni caso è solo una questione di quando, non di se.

Considerando però la grande quantità di abbonamenti digitali che già ci sono oggigiorno (Netflix, Spotify, e affini, per non parlare dello stesso Amazon Prime) bisogna che Remarkable Alexa sia davvero "rimarchevole" per giustificare un'ulteriore sottoscrizione, e il problema non ci sembra di facile soluzione. Siamo però altrettanto sicuri che Amazon ci proverà, resta solo da scoprire quale sarà la reazione da parte degli utenti.

Le "skill" per usare Alexa

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