LG Tone Free FP9: auricolari disinfettati con funzionalità inedite | Recensione

2 years ago 224

Com’è noto, LG ha smesso di fare smartphone e ha investito le proprie risorse in altri campi della tecnologia: uno di questi è quello delle cuffiette true wireless, e infatti da qualche mese sono disponibili anche in Italia le Tone Free FP9.

Ultime nate in casa LG insieme alle FP5, queste FP9 rappresentano la scelta top di gamma della nuova generazione di auricolari del marchio e puntano parecchio in alto, sia per la fascia di prezzo che per le migliorie promesse.

Se da un lato torna la famosa custodia UVnano dedicata alla sterilizzazione degli auricolari che contraddistingue la serie - l'avevamo vista anche sulle FN4 e FN6, di cui qui trovate la recensione - dall’altro ci sono una nuova forma che promette di essere più ergonomica, la cancellazione attiva del rumore e una originale funzionalità Plug&Wireless che trasforma la custodia in un trasmettitore wireless per sorgenti senza Bluetooth. Ecco il verdetto al netto di qualche settimana di utilizzo.

INDICE

DESIGN A CONCA: PROMOSSO

Le nuove Tone Free FP9 portano con sé un design rinnovato che personalmente ho apprezzato moltissimo: la casa produttrice lo definisce "a conca" per via del nome della cavità auricolare dove appoggia, e devo dire che effettivamente si sente che c'è qualcosa di diverso nei punti di contatto con il padiglione auricolare, perché la pressione non è concentrata tutta sul gommino, come avviene spesso, ma distribuita in maniera più omogenea.

Una forma che, insieme al peso ridotto (si parla di 5,2 grammi per ogni auricolare e di 36,7 grammi per la custodia), contribuisce a renderle veramente molto comode: le ho indossate per parecchie ore dimenticandomi di averle, complice anche l'astina molto contenuta che sporge poco dall'orecchio ma che fa comunque il suo dovere. Tutte queste considerazioni ovviamente sono molto soggettive perché ogni orecchio è diverso, ma mi sento di consigliarvi di dargli una chance da questo punto di vista.


Apprezzabile anche la custodia, che pur essendo leggera trasmette comunque una sensazione di solidità grazie alla buona qualità dei materiali e della cerniera del coperchio, affidabile. Finitura opaca (ottima per evitare graffi), sguscia agilmente in tasca e ha un unico led che indica lo stato di carica, una USB-C nella parte posteriore e uno switch fisico per la modalità Plug&Wireless di cui vi parlerò tra poco.

Come anticipato in apertura un gradito ritorno è quello della tecnologia UVnano che permette di sterilizzare gli auricolari quando la custodia è in carica col cavo: un surplus che male non fa, considerato quanto siano noiose le infezioni alle orecchie. Presente anche la certificazione IPX4 contro gli schizzi d'acqua, quindi bene per gli allenamenti sotto la pioggia o sudati. Insomma: eleganti, efficienti e ultra light, per design e qualità costruttiva sono promosse.

CHIAMATE LIMPIDE, MODALIT TRASPARENZA DI QUALIT

Passiamo al capitolo suono e partiamo dalla qualità in chiamata, che è veramente degna di nota: nonostante l'astina corta, la voce viene catturata bene e isolata con efficacia rispetto ai rumori circostanti, e allo stesso modo l'interlocutore si sente in modo chiaro e distinto; bene anche la qualità della connessione bluetooth, che non salta. Quindi meglio della media delle cuffiette TWS in circolazione, ma assolutamente in linea con quelle della stessa fascia di prezzo.

C'è anche una modalità sussurro - inedita per quanto mi riguarda - che vi permette di tenere l'auricolare sinistro nell'orecchio e togliere il destro per portarlo alla bocca come microfono, in modo da farvi sentire pur parlando a bassa voce o in un ambiente particolarmente rumoroso. Occhio però a non alzarla improvvisamente, perché l'algoritmo che amplifica la vostra voce rischia di "spaccare" i timpani a chi vi ascolta (ne approfitto per chiedere scusa al mio interlocutore di prova).

Direi che la vocazione di questi auricolari LG è proprio quella della comunicazione, e infatti segnalo anche l'ottima modalità trasparenza, che è declinabile in due versioni: una generica per sentire i rumori circostanti come ad esempio quelli del traffico o gli annunci in stazione e una specifica che amplifica le voci delle persone intorno a voi. Funziona egregiamente, al livello delle AirPods che sono un punto di riferimento del settore.


La cancellazione attiva del rumore invece è nella media, e agisce soprattutto sulle frequenze molto basse come quella del rumore sordo che si sente in sottofondo quando si viaggia su treni e aerei; meno su quella delle voci che potreste sentire in un ufficio, quindi riflettete bene sulle vostre esigenze in questo senso, se avete la necessità di isolarvi quasi totalmente vi rimando all'ANC ad esempio delle Samsung Galaxy Buds Pro.

Anche la riproduzione musicale è nella media per la fascia di prezzo: equilibrata, senza calcare eccessivamente sui bassi restituisce uno scenario sonoro accurato non particolarmente avvolgente; da questo punto di vista ci sono auricolari più performanti, a partire dalle Sony WF-1000XM4 di cui qui trovate la recensione.

Il suono però non è metallico né subisce distorsioni di sorta; il volume massimo è sopra la media e i formati supportati sono SBC e AAC (dunque niente di HiFi). Nell'app è disponibile anche un equalizzatore con alcuni preset, di cui il più significativo mi è parso quello dedicato all'audio 3D, che sembra amplificare lo spazio ed è pensato per m igliorare l'esperienza con film e giochi. Rispetto alla riproduzione dell'audio su pc ho rilevato una latenza maggiore rispetto allo smartphone.

APP PIACEVOLE, TUTTE LE SORGENTI AUDIO DIVENTANO WIRELESS

L'app si chiama LG Tone Free, ed è disponibile sia per Android che per iOS con le stesse funzionalità. Ne ho apprezzato il minimalismo, l'estetica e la chiarezza, ma d'altronde non mi aspettavo nulla di meno data la fascia di prezzo a cui vengono lanciate.

Scorrendo la home è possibile regolare la modalità trasparenza e la cancellazione del suono (su tre livelli, dove però non ho notato particolari differenze), gestire l'equalizzazione con alcuni preset, accedere alle modalità sperimentali (tra cui quella sussurro) e personalizzare la maggior parte dei comandi touch.

Per esempio io ho impostato un tocco per interrompere o riprendere la riproduzione, due tocchi sull'auricolare destro per alzare il volume e due tocchi sul sinistro per abbassarlo e tre tocchi per andare avanti o indietro nella riproduzione musicale rispettivamente sull'auricolare destro e sinistro. L'unico comando che non si può personalizzare è la pressione prolungata, che invece serve a passare dalla cancellazione del rumore attiva alla modalità trasparenza. Mi ci sono trovata bene.

Unico neo da questo punto di vista l'assenza del multipoint (almeno per quanto riguarda l'aggiornamento presente) che permetterebbe di collegarsi a due dispositivi contemporaneamente senza dover effettuare lo switch a mano. Data la presenza del Bluetooth 5.2 questa modalità potrebbe essere supportata, e d'altronde secondo le specifiche online del prodotto dovrebbe esserci; confido quindi in un prossimo aggiornamento che la implementi.

Un capitolo a parte merita la funzione Plug&Wireless, che trasforma la custodia in un trasmettitore wireless per sorgenti audio che nascono originariamente senza bluetooth. Basta spostare lo switch fisico sulla destra della custodia e collegare il cavo usb-C/jack 3,5mm fornito in confezione da un lato alla custodia e dall'altro alla sorgente sonora per ascoltarla direttamente negli auricolari. Una funzionalità che torna utile ad esempio per vedere i film sull'aereo o ascoltare l'audio dei tapis roulant particolarmente evoluti, di console portatili e, perché no, anche delle TV.

OTTIMA AUTONOMIA, RICARICA RAPIDA

Il dato sull'autonomia è senz'altro un punto a favore, perché devo dire che l'ho trovato in linea con quanto dichiarato dalla casa: gli auricolari arrivano a 9 ore di ascolto in riproduzione musicale, che diventano 24 ore con la carica della custodia senza ANC; la cancellazione attiva del rumore toglie un paio d'ore alla stima totale e un'oretta a quella del singolo auricolare.

Questo significa che potete farci comodamente due giorni di lavoro con un uso medio tra chiamate e ascolto musicale oppure, se siete tutto il giorno al telefono, vi accompagnano sicuramente fino a sera.

Bene anche la ricarica rapida, che permette di avere un'ora di musica con soli 5 minuti di ricarica, mentre manca il supporto per la ricarica wireless, che invece di solito c'è sulle cuffie di questa fascia di prezzo.

PREZZO E CONCLUSIONI

Le nuove Tone Free FP9 sono disponibili in due varianti di colore, bianca o nera, ma trovo che il prezzo di listino di 199 euro sia abbastanza alto rispetto alle alternative disponibili sul mercato, a partire da Airpods per arrivare alle sopracitate Samsung Galaxy Buds Pro o alle Sony WF-100XM4, trattandosi di una fascia di prezzo elevata.

Evidentemente sono in buona compagnia, e infatti anche sul sito del produttore stesso sono già in promozione a 168 euro, mentre su altri siti, come quello di Unieuro, sono arrivate anche a 139 euro. Le ho trovate delle cuffie valide per i punti di forza che ho evidenziato; se poi facciano al caso vostro è sempre una questione di esigenze soggettive. Il consiglio in ogni caso è di prenderle in considerazione in combo con uno street price interessante.

VIDEO IGTV

Le Tone Free sono state protagoniste anche di una puntata del nostro HD Dietro le Quinte che si tiene in diretta sulla pagina Instagram del nostro canale e viene poi salvato come IGTV. Eccolo qui:


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