MediaTek Dimensity 9000, nuovi benchmark sbaragliano la concorrenza

2 years ago 194

MediaTek Dimensity 9000 è stato il primo SoC mobile a 4 nm a essere annunciato, ma la sua uscita effettiva sul mercato ancora non è avvenuta, a differenza dei concorrenti nonostante siano stati presentati dopo. Tuttavia, pare che l'attesa sarà più che ripagata: il noto insider IceUniverse ieri ha condiviso su Twitter un presunto benchmark su Geekbench 5 per uno smartphone Xiaomi midrange, e i punteggi sono nettamente superiori a quelli di qualsiasi altro SoC flagship di nuova generazione attualmente in commercio nel mondo Android - vale a dire Google Tensor, Samsung Exynos 2200 e Snapdragon 8 Gen 1 by Qualcomm - e si avvicinano in modo impressionante a quelli di Apple A15 Bionic degli iPhone 13.


Il test parla di 1.309 punti in single-core e 4.546 punti in multi-core. Contestualizziamo con la concorrenza:

  • Google Tensor (Pixel 6 Pro): 1.035 / 2.870
  • Snapdragon 8 Gen 1 (S22 Ultra): 1.224 / 3.445
  • Exynos 2200 (S22 Ultra): 945 / 2.889
  • A15 Bionic (iPhone 13 Pro): 1.733 / 4.751

I numeri puri e la tabella qui di seguito evidenziano come il chip di Apple sia ancora un passo avanti, soprattutto in single-core, ma quello di MediaTek gli si avvicina davvero tanto in multi-core.

Come sappiamo bene i punteggi benchmark non raccontano tutta la storia quando si parla di prestazioni di un dispositivo; e tra l'altro è facile che i dati siano influenzati anche in modo significativo da parametri che noi non conosciamo, come il governor della CPU e lo stato di sviluppo del dispositivo - per non parlare del fatto che non è nemmeno così difficile falsificarli completamente.

È comunque interessante osservare che il Dimensity 9000 è l'unico chip oltre ad Apple A15 Bionic a essere prodotto dalle fonderie di TSMC; gli altri provengono invece da quelle di Samsung. Della possibile superiorità di Dimensity 9000 si vocifera peraltro già da qualche mese, ma è chiaro che più il tempo passa più, si suppone, la piattaforma è rifinita e completa, e quindi più i risultati si fanno credibili. Rimaniamo in attesa di sviluppi.


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