Microsoft sta iniziando a definire nuove politiche di raccolta dati, concorrenza e pagamento per i suoi store di Xbox e Windows. "Vogliamo essere chiari con le autorità di regolamentazione e con il pubblico che possono contare su Microsoft per adattarsi alle regole che stanno emergendo e gestire la nostra attività in modo responsabile", ha affermato il presidente e vicepresidente di Microsoft Brad Smith ad un evento stampa. "Siamo più concentrati sull'adattamento alla regolamentazione che sulla lotta contro di essa".
I massimi dirigenti di Microsoft, quindi, hanno annunciato l'adozione di 11 principi per i propri store, a partire dalla promessa di non utilizzare alcun dato non pubblico per competere con le app realizzate da sviluppatori rivali. Inoltre, Microsoft ha affermato che non richiederà agli sviluppatori di utilizzare il suo sistema di pagamento per gli acquisti in-app (anche se questa clausola ed altre sei non verranno applicate, almeno all'inizio, all'Xbox Store).
I nuovi principi sono legati anche all'atteso controllo normativo a seguito dell'acquisizione di Activision e all'ipotesi di un disegno di legge che porrebbe limiti agli app store, costringendoli a consentire agli utenti di installare app esterne. "Riconosciamo che ci sarà un maggiore controllo su qualsiasi grande acquisizione effettuata da una grande azienda tecnologica", ha affermato Smith. "Quindi è davvero opportuno che facciamo un passo avanti in modo rapido e proattivo ed essere molto trasparenti su come gestiremo questa attività".