Microsoft impone ai dipendenti cinesi l'utilizzo di iPhone a scapito di Android

Microsoft ha deciso di vietare l'utilizzo di dispositivi Android ai propri dipendenti in Cina. Secondo un report di Bloomberg, a partire da settembre 2024, i lavoratori cinesi dell'azienda dovranno utilizzare esclusivamente iPhone per questioni lavorative.

A quanto pare questa decisione rientra nell'iniziativa "Secure Future Initiative" (SFI) di Microsoft, volta a garantire la sicurezza informatica. Gli impiegati cinesi dovranno servirsi dell'app "Identity Pass" e del password manager "Authenticator" per l'accesso ai propri computer. A tal fine, l'azienda fornirà loro degli iPhone 15 aziendali.

Vari i motivi dietro la scelta di abbandonare Android. Tra i più rilevanti si dice che ci siano questioni legate alla sicurezza, poiché Android è notoriamente più vulnerabile agli attacchi informatici rispetto a iOS. Inoltre, Google Play Store è inaccessibile in Cina, e questo potrebbe aver pesato sulla decisione finale. La scelta di Microsoft, tuttavia, appare ironica se consideriamo che solo lo scorso anno il governo cinese aveva vietato ai propri funzionari l'utilizzo di iPhone per motivi di sicurezza.

Windows 08 Lug

L'iniziativa SFI, annunciata da Microsoft a novembre 2023 in risposta alle crescenti minacce informatiche, e attraverso essa Microsoft mira a fornire ai propri clienti impostazioni di sicurezza predefinite più solide e un sistema unificato e coerente per la gestione e la verifica dell'identità di utenti, dispositivi e servizi. L'azienda prevede inoltre di rendere obbligatorio l'utilizzo dei propri strumenti standard, come la libreria di autenticazione Microsoft, su tutti i servizi e le piattaforme Microsoft.

A questo proposito, lo sapevate che qualche mese fa alcuni dirigenti Microsoft sono stati vittima di un attacco hacker condotto da un gruppo noto come Midnight Blizzard? il gruppo ha semplicemente provato delle password molto comuni e in determinati casi ha avuto successo, riuscendo a leggere le caselle email di alcuni account. Si ipotizza anche che il gruppo sia entrato in possesso di parte del codice sorgente di alcuni software Microsoft, e a quanto pare l'operazione avrebbe avuto ripercussioni anche su alcune agenzie federali statunitensi.