Nonostante le modifiche alle linee guida dell'App Store apportate da Apple all'inizio di quest'anno, Microsoft e Nvidia non hanno ancora pubblicato app native per il cloud gaming su iOS. Microsoft, che aveva anche confermato le sue intenzioni, ha recentemente chiarito le ragioni dietro questa decisione, sottolineando che i cambiamenti messi in atto da Apple non consentono di rendere praticabile l’operatività delle app native di Xbox Cloud Gaming su iPhone e iPad
MODIFICHE ''NON SONO SUFFICIENTI''
Microsoft aveva già dichiarato che le modifiche non erano "abbastanza" per il loro servizio Xbox, ma ora, nelle comunicazioni con l’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati, la Competition and Markets Authority (CMA), l'azienda di Redmond ha evidenziato che le i cambiamenti apportati da Apple tra gennaio e aprile non sono sufficienti per permettere di distribuire e operare un'app nativa per il cloud gaming su iOS.
"Microsoft ha identificato una serie di altre disposizioni nelle Linee guida di Apple che continuano a limitare la sua capacità di distribuire e gestire un'app nativa iOS di Cloud Gaming (vale a dire Linee guida 2.1, 2.5.2, 2.5.6, 3.1.1, 3.1.2(a), 3.1.3(b), 3.2.2(i), 3.2.2(ii), 4.2.2., 4.2.7(e))"
Uno dei principali punti di attrito è la richiesta di Apple che tutti i contenuti, gli abbonamenti e le funzionalità siano disponibili tramite acquisti in-app (IAP) all'interno dell'app iOS, con una commissione del 30% su ogni transazione. Microsoft ritiene che questa commissione non sia sostenibile dal punto di vista economico, rendendo impossibile monetizzare efficacemente il proprio servizio di cloud gaming. Inoltre, sostiene che le linee guida di Apple impongono alle terze parti di ricodificare i loro giochi per rispettare i requisiti IAP, un'operazione dispendiosa e complessa.
In aggiunta, la linea guida 3.1.1 di Apple vieta agli sviluppatori di app di collegarsi all'esterno per abilitare l'acquisto di abbonamenti, creando ulteriori restrizioni per i servizi di cloud gaming. Apple sostiene che ha sempre supportato il cloud gaming attraverso le web app e ha citato casi di successo, come quello di Antstream, che ha lanciato un servizio di streaming di giochi retrò su iPhone con il supporto di Apple. Tuttavia, Microsoft ribatte che il supporto tramite web app non è sufficiente e che le attuali limitazioni impediscono una vera integrazione del servizio sulle piattaforme Apple.
A NOVEMBRE UN RAPPORTO PROVVISORIO DELLA CMA
La CMA, che sta conducendo un'indagine di mercato sull’ecosistema mobile nel Regno Unito, ha proposto diverse soluzioni per affrontare le preoccupazioni relative alla concorrenza nel cloud gaming su dispositivi mobili. Tra queste, la richiesta ad Apple di consentire alle app di cloud gaming di operare in modalità "solo lettura", senza acquisti in-app o abbonamenti, per evitare la ricodifica dei giochi.
La CMA starebbe anche considerando l'idea di obbligare Apple e Google a permettere ai fornitori di servizi di cloud gaming di incorporare i propri sistemi di pagamento in-app e, nello specifico, di richiedere alla società di Cupertino di modificare le proprie linee guida per rimuovere gli elementi che potrebbero contenere restrizioni tecniche sulle app di cloud gaming.
Apple, da parte sua, ha dichiarato di aver già fatto notevoli passi in avanti per aprire il proprio ecosistema al cloud gaming e ha sottolineato che molti sviluppatori non riscontrano difficoltà con i requisiti di IAP. Tuttavia, Microsoft sostiene che queste affermazioni non riflettono la realtà per i principali fornitori di servizi di gaming, che trovano le linee guida di Apple ancora troppo restrittive.
Con la CMA che si prepara a pubblicare un rapporto decisionale provvisorio a novembre, le prossime settimane saranno cruciali per stabilire il futuro del cloud gaming su iOS. Microsoft e Apple avranno ancora tempo per discutere le loro posizioni fino alla fine dell'anno, prima che la CMA pubblichi il rapporto finale tra febbraio e marzo del 2025.