In questa guida vediamo le cinque migliori VPN disponibili per sistema operativo Android. Considereremo prevalentemente scelte premium, perché le VPN gratuite hanno troppe limitazioni per essere davvero raccomandabili per l’uso quotidiano - con una sorta di eccezione con Proton VPN, ma anche lì ci sono delle considerazioni da fare. In ogni caso, iniziamo!
SOMMARIO
CARATTERISTICHE DA CONSIDERARE
- Prestazioni: Rete di server ben distribuita, con cluster nelle vicinanze e con ottime connessioni. Un punto di partenza per noi pressoché fondamentale è la presenza di almeno un server, ma meglio se un cluster completo, in Italia. In linea di principio sono preferibili, sia per questioni di prestazioni sia per questioni di sicurezza, reti composte di server “fisici” e non virtuali - in altre parole, l’hardware e il software sono di proprietà del fornitore, e non si tratta semplicemente di un software installato su server a noleggio.
- Privacy e sicurezza:
- Split tunneling. Detta molto semplicemente, la possibilità di scegliere quali app/servizi far passare tramite VPN e quali no. Alcuni servizi, in particolare per esempio giochi e piattaforme di streaming, non funzionano correttamente se rilevano una VPN, quindi è meglio avere l’opzione per bypassarla. Corollario: è utile che la VPN abbia tecnologie di offuscamento avanzate, così che i provider facciano più fatica a rilevarle.
- Kill Switch. Interruzione della connettività internet se la connessione al server VPN viene interrotta per qualsiasi motivo. In questo modo ci si assicura che in nessuna circostanza dati sensibili di navigazione vengano mai trasmessi al proprio provider internet (tra gli altri). Ha particolarmente senso in Paesi in cui il governo opera una censura o un controllo aggressivo delle comunicazioni.
- Zero-log policy. Significa che il fornitore di servizi VPN non tiene alcun registro delle attività degli utenti. Nelle VPN più prestigiose significa che i server operano esclusivamente con la RAM e non hanno nemmeno un disco rigido.
- Ad blocker e anti-malware. Ormai almeno l’ad blocker è una caratteristica comune, mentre una suite anti-malware è ancora un pochino più rara.
- Sede legale. È importante che i fornitori di VPN risiedano in un Paese con leggi molto favorevoli alla tutela della privacy. Esempio banale: nessuno si fiderebbe di una VPN con sede legale in Cina, in cui il governo è notoriamente molto prono a monitorare, sorvegliare e invadere la privacy dei suoi cittadini.
NORDVPN: IL PUNTO DI RIFERIMENTO
NordVPN è tra i provider di VPN più diffusi e conosciuti del momento, ed è anche quello con la più vasta flotta di server ad alte prestazioni in tutto il mondo. Per la sola Italia, la conta attuale (ma è un numero sempre in evoluzione) è di oltre 100 server tra Milano e Roma. Si basa sul protocollo proprietario NordLynx, una derivazione di WireGuard con alcune ottimizzazioni dal punto di vista della privacy, in particolare alla registrazione del proprio indirizzo IP. È anche l'unico provider VPN a fare affidamento su soli server fisici, con due datacenter in Italia a Roma e Milano.
NordVPN propone un’app nativa piuttosto comoda e intuitiva, in cui tutte le opzioni e funzionalità sono comode da raggiungere e non è necessario essere degli esperti per navigarla. Ci sono funzionalità fondamentali come il kill switch, la possibilità di connettersi automaticamente all’avvio, la possibilità di scegliere server specifici/particolari per determinati casi d’uso e, cosa rara, il multi-hop, ovvero la possibilità di connettersi a due server VPN a cascata per coprire ancora meglio le proprie tracce online. Esteticamente è ben fatta, e supporta anche il tema scuro.
Naturalmente NordVPN non è disponibile solo su Android: offre app native per tutti i principali sistemi operativi in commercio, Linux incluso, e può proteggere anche altri dispositivi come console, set-top box e smart TV grazie all’installazione su router (ma usando il protocollo OpenVPN, che a livello prestazionale è inferiore a Nordlynx). L’abbonamento supporta fino a sei dispositivi connessi in contemporanea.
SURFSHARK: OTTIMO RAPPORTO QUALIT/PREZZO
SurfShark è un fornitore olandese che è stato recentemente acquisito da NordVPN, anche se le due società continuano a operare in completa autonomia l’una dall’altra. È generalmente più economica, ma non ha una rete di server altrettanto sviluppata. Allo stato attuale, conta 3.200 server in tutto il mondo; non è chiaro quanti ce ne siano in Italia, ma sono situati a Milano e Roma.
SurfShark si basa sul protocollo WireGuard, che è lo standard de facto attuale, e supporta tutte le funzioni di privacy e sicurezza più importanti. Non ha velocità elevatissime, ma ha il vantaggio di non porre alcun limite al numero di connessioni contemporanee. L’app ufficiale per Android è forse un po’ spartana, ma molto completa e, a suo modo, piacevole. Supporta il tema scuro, ci sono l’ad blocker, lo split tunneling, il kill switch e tutto il resto.
SurfShark è disponibile anche sugli altri principali sistemi operativi desktop e mobile, e tramite supporto al protocollo OpenVPN si può installare su router per proteggere tutti i dispositivi della propria rete. È l’unico provider di questa comparativa che supporta un numero illimitato di connessioni contemporanee.
PROTON VPN: LUNICA VERA SCELTA GRATUITA
Proton VPN ha sede legale in Svizzera, le cui leggi sulla tutela della privacy sono tra le migliori al mondo. È completamente open-source per la massima trasparenza, e si basa su WireGuard, ma la sua rete di server è solo buona, con un totale di poco più di 3.000 server e 36 per l’Italia, situati solo a Milano. Le connessioni simultanee sono 10. È l’unica della comparativa che offre un “vero” piano gratuito, anche se molto limitato in termini di server disponibili e funzionalità, ma per alcuni casi molto specifici e senza particolari pretese può avere senso.
L’app Android ufficiale, open-source come tutto il resto, è ragionevolmente comoda e completa ma non si può definire eccezionale. C’è il supporto al tema scuro e le prestazioni sono buone, ma la grafica avrebbe bisogno di una svecchiata. Ci sono tutte le funzioni irrinunciabili, incluso l’aggiramento del geo-blocking dei servizi di streaming (naturalmente per ottenere velocità decenti è indispensabile passare alla versione a pagamento). Un grosso vantaggio è il supporto all’offuscamento tramite il protocollo WireGuard, che causa sulla carta meno rallentamenti rispetto al passaggio a OpenVPN.
CYBERGHOST: PUNTA MOLTO SUL P2P
Cyberghost è un’altra VPN basata sul protocollo WireGuard; ha oltre 200 server in Italia tra Milano e Roma, e punta molto sulle ottimizzazioni per il trasferimento dati tramite P2P (forse poco sensato su uno smartphone Android, ma pensiamo per esempio a un miniPC o set-top box con funzionalità NAS basato sullo stesso sistema operativo la prospettiva cambia in modo significativo).
I puri numeri però non sono tutto, e benché la flotta di server di Cyberghost sia molto vasta le velocità non sono necessariamente le migliori del settore. Se non altro, i prezzi sono convenienti, e il periodo di prova gratuito (o meglio, di rimborso completo) è di 45 giorni al posto dei soliti 30. Il numero massimo di connessioni simultanee è di 7.
Cyberghost è basata in Romania, ed è di proprietà della britannica Kape Technologies, il conglomerato di cybersecurity che possiede tra gli altri anche ExpressVPN, ZenMate e PIA. L’app ufficiale per Android è tutto sommato essenziale ma non le manca nulla, incluso il kill switch e l’ad blocker integrato nel servizio. Offre tutta una serie di server specializzati per esempio per aggirare il geo-blocking, per il gaming e così via.
EXPRESSVPN: OTTIME PRESTAZIONI
ExpressVPN è tra le VPN più veloci sul mercato, anche se non indica con precisione quanti server abbia in totale. Quelli italiani sono suddivisi in tre location: oltre alla solita Milano, abbiamo Napoli e Cosenza. ExpressVPN è l’unico provider che non si basa su protocollo WireGuard o suo derivato (come NordLynx): in sua vece troviamo Lightway, sviluppato in modo completamente indipendente ma open-source come WireGuard. Uno dei vantaggi di Lightway è che i suoi server sono offuscati per default e di design. ExpressVPN è anche molto generosa dal punto di vista delle connessioni in contemporanea, visto che molto di recente ha incrementato il limite da 5 a 8.
Le app ufficiali sono disponibili su iOS, Android, Windows, macOS e Linux. Si possono definire tra i client meglio sviluppati - o quantomeno i più user-friendly e intuitivi. Non sono molto ricchi di funzionalità accessorie, ma è una scelta intenzionale: il provider preferisce mantenere il focus sul suo prodotto principale. Tuttavia, di recente è stato introdotto un ad blocker e antivirus, tutto integrato nell’app e ampiamente configurabile. Non mancano comunque tecnologie irrinunciabili di privacy e sicurezza come split tunneling e kill switch.
TABELLA RIEPILOGATIVA E CONFRONTO
Articolo in collaborazione con NordVPN