Nothing OS 2.0, schermata home più funzionale e utile al primo sguardo

Le aspettative sulla prossima versione di Nothing OS sono abbastanza alte, e ad alzarle è stato Carl Pei stesso quando ha raccontato come si è arrivati alla prima versione dell'interfaccia utente. Le risorse iniziali erano quelle di una start up, cioè poche, per cui nell'attesa di poter prendere i profili migliori, per il primo Nothing OS ci si è affidati a un team di sviluppo esterno "a cui non importava molto del successo dell'azienda" raccontò Pei, e questo spiega almeno in parte il fatto che il sistema di Nothing Phone (1) ci sembrò avere degli ampi margini di miglioramento.

Nothing Phone (2) arriverà a luglio, e con lui potrebbe esordire anche Nothing OS 2.0. I colleghi di XDA ne hanno parlato con Mladen M. Hoyss, ora Software Creative Director di Nothing ma con un passato in Blloc dove si è occupato di Ratio, un launcher Android dalla marcata impronta minimalista di cui vi abbiamo parlato in modo approfondito su queste pagine qualche tempo fa. Hoyss ha spiegato di essere rimasto deluso dalla coerenza tra il design audace di Phone (1) e il suo software, che non lo era altrettanto.

Come tanti altri si sarebbe aspettato di più, e dal suo passaggio a Nothing con un team "di grande talento" ha lavorato per portare Nothing OS al livello in cui dovrebbe stare, partendo sostanzialmente da un foglio bianco grazie all'appoggio e all'entusiasmo di Pei. Così lo sviluppo di Nothing OS 2.0 è partito dal concetto di "estetica funzionale", il che ha portato a mettere in dubbio tutto, anche cosa dovrebbe essere una schermata home (ed è un po' il concetto di Blloc Ratio, se ci pensate).

Hoyss pensa che una schermata home, per far sentire a casa l'utente, dovrebbe mostrare a colpo d'occhio qualcosa che abbia a che fare con i suoi interessi, dovrebbe essere così il "primo livello" dello smartphone, affinché per fare quel che si vuole con lo smartphone non si debbano scorrer pagine o aprire cartelle, non si debba "scavare in profondità". Comprensibilmente Hoyss non ha potuto raccontare i dettagli, ma in sintesi ha spiegato che il team ha progettato la home con l'obiettivo di renderla "più funzionale, più semplice da usare, più utile al primo sguardo".