Disponibile sino a qualche anno fa solo sulle auto più lussuose ed accessoriate, Android Auto, così come Apple CarPlay, si è rapidamente conquistato “sul campo” una notorietà indiscutibile. Un sistema pratico e intuitivo, che consente di replicare sullo schermo del sistema d’infotainment di una vettura, a patto che sia compatibile, il contenuto del proprio smartphone. Chi di noi non ha mai utilizzato Google Maps, Waze e altre utilissime app che ci permettono di risparmiare tempo?
Obiettivo semplificare, rendere immediatamente disponibili diverse funzioni che, alla guida, comporterebbero una notevole distrazione per il guidatore. Sotto questo punto di vista, Android Auto offre anche un ulteriore vantaggio, quello di supportare i comandi vocali, attraverso i quali è possibile effettuare chiamate, leggere messaggi e persino richiamare applicazioni. Con l’obiettivo di divenire sempre più uno strumento indispensabile, Android Auto viene costantemente aggiornato e migliorato, ma anche reso più stabile e affidabile. Con gli ultimi upgrade, l’interfaccia di Google Maps è stata resa più “user friendly”. Nuova la grafica delle mappe.
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Dieci anni di tecnologia a servizio dell’utente, il Marchio di Mountain View ha lanciato Android Auto nel 2014. Da allora, la sua scalata è stata inarrestabile. Sono oltre 200 milioni le auto in circolazione che utilizzano questa tecnologia. Sono ben quaranta i modelli di auto che escono dalla fabbrica con questa tecnologia. Rispetto al passato, le moderne vetture montano sistemi d’infotainment sensibilmente più tecnologici ed evoluti, con display che spaziano dai 7 ai 12,5 pollici.
Ci sono Case automobilistiche, come ad esempio Mercedes-Benz, che offrono sui modelli top di gamma, fino a tre schermi. È evidente così che, grazie a schermi sempre più grandi e ad alta risoluzione, Google tende a offrire nuove funzioni e app. Per gli sviluppatori di app e giochi, il colosso di Mountain View sta rilasciando nuove linee guida affinché siano proposte, una volta valutate idonee, di default e dunque direttamente integrate in Google.
Nel corso dei prossimi mesi, saranno resi disponibili tre livelli per gli sviluppatori di app, il tutto consentirà loro di realizzare applicazioni molto più velocemente:
- Livello 1 ("Car differentiated") - Si tratta di app appositamente sviluppate per funzionare su qualsiasi auto e hardware e in grado di fornire la migliore resa possibile, in termini di grafica, velocità e fruibilità, sia sul display del guidatore, sia su quello del sistema centrale
- Livello 2 ("Car optimized") - Sono app progettate per un’auto specifica e capaci di integrare diverse funzioni native del veicolo, comprese le modalità di guida e parcheggio
- Livello 3 ("Car ready") - Applicazioni compatibili con grandi schermi e utilizzabili esclusivamente quando la vettura è parcheggiata.
Google ha annunciato l’imminente arrivo su Android Auto, di due app dedicate ai servizi di streaming: Max e Peacock. Saranno disponibili entrambe sulle vetture del Gruppo Renault, Volvo e Polestar. Per Android Auto è invece prevista l’integrazione dell’app Uber, grazie al quale sarà possibile accettare le corse e consegne e interagire con lo schermo della vettura senza più la necessità di consultare lo smartphone. Se le novità non fossero già tante e abbastanza, Google si appresta a lanciare su Android Auto anche la nuova funzionalità Google Cast, che consentirà agli utenti di trasmettere in streaming contenuti da telefoni e tablet