NVIDIA non comprer Arm, speranze ridotte al lumicino
25 Gennaio 2022 0
L'affare da 40 miliardi per l'acquisizione di Arm da parte di NVIDIA sembrava già cosa fatta, eppure dopo mesi di discussioni accese pare che il matrimonio non si farà. La parola fine la pone - seppur in modo non ufficiale - un report di Bloomberg, basato su informazioni raccolte da persone informate sui fatti. In pratica, NVIDIA si sarebbe lasciata sfuggire l'intenzione di ritirarsi a causa dei troppi problemi insorti, ultimo il no alla chiusura da parte della FTC americana.
Softbank, intanto, non si dà per persa, e starebbe pensando ad un'offerta pubblica. Che sarebbe comunque un piano B, perché sotto sotto sia NVIDIA sia la holding finanziaria giapponese auspicano ancora che l'affare vada in porto. Non ci credono quasi più, ed è questa la vera novità, ma in cuor loro ci sperano. Tant'è che la documentazione che attesta la volontà delle parti è ancora valida, e lo sarà fino al 13 settembre - salvo proroghe.
TUTTI CONTRO NVIDIA/ARM
Inutile dire che praticamente tutto il mercato si sia ribellato all'acquisizione. In questi mesi si sono aperti infatti diversi fronti:
- UK: il governo di Londra si è sin da subito mostrato scettico sull'operazione, parlando anche di messa in pericolo della sicurezza nazionale. Lo scorso novembre è stata aperta un'indagine che, con ogni probabilità, avrà tempi lunghi e rischia di far slittare la deadline del 13 settembre 2022.
- Cina: governo e produttori temono che il colosso Arm-NVIDIA possa estromettere il Paese asiatico dal mercato in nome della guerra commerciale in atto. Difficile tra l'altro che proprio in questo momento la Cina dia il suo consenso all'operazione, conditio sine qua non perché questa vada a buon fine.
- Qualcomm (oltre a Intel, Amazon, Microsoft, Google e altri): per queste realtà c'è il rischio che la tecnologia Arm diventi esclusiva di NVIDIA, impedendo al resto del mercato di accedervi - o, perlomeno, di farlo alle stesse condizioni di NVIDIA. Si tratterebbe di un colpo mortale per i competitor.
- Unione Europea: l'indagine antitrust ha evidenziato rischi per la concorrenza. NVIDIA e Arm, insieme, costituirebbero un'entità troppo grande per il mercato, minandone il corretto funzionamento.
- FTC: anche dagli Stati Uniti arriva l'alt all'acquisizione, che se venisse concluso porterebbe ad una violazione delle norme sulla concorrenza. La causa in corso rischia di durare mesi, e l'attesa non giocherebbe certo a favore di una conclusione positiva dell'affare.
I precedenti non sono a favore di NVIDIA: basti vedere ad esempio cosa è accaduto a Qualcomm con l'acquisizione di NXP annunciata nel 2016, poi finita in un nulla di fatto due anni dopo soprattutto per il rifiuto da parte della Cina (e dei dazi USA).