OnePlus Open compare in video per farsi torturare

7 months ago 84

Mancano pochi giorni alla presentazione del OnePlus Open e su di lui abbiamo avuto conferme per il design e per la scheda tecnica e conosciamo l'attenzione di OnePlus per la piega quasi invisibile, ma l'azienda cinese vuole farci sapere di più a riguardo.

Infatti, OnePlus ha convocato degli influencer nel suo quartier generale a Shenzhen per mostrare l'imminente smartphone pieghevole, ai quali è stato permesso di riprendere la componentistica e i vari test che vengono eseguiti sui dispositivi, ma non il software e il comparto fotocamere, che sono stati puntualmente oscurati. Tra gli invitati c'era Micheal Fisher, che ha raccontato la sua esperienza negli uffici e laboratori di OnePlus in un video pubblicato oggi su YouTube, che vi lasciamo in fondo all'articolo.

Si parte dell'interno: sono state mostrate le componenti della cerniera, che sarà più leggera e sarà costituita da un minor numero di parti (69 invece delle 100 presenti nei passati smartphone di OPPO).

Inoltre, sono stati usati nuovi materiali per avere un peso inferiore dell'intero dispositivo: titanio per le viti, zirconio per il telaio e acciaio al cobalto molibdeno per la struttura portante. Il display si appoggia su una base in fibra di carbonio, mentre la parte esterna della cerniera è realizzata in alluminio.

OnePlus ci tiene a precisare che utilizzare dei materiali più leggeri non significa rinunciare alla resistenza. Infatti, vengono mostrati i test che i dispositivi devono superare per il controllo qualità. Il primo mostrato è quello della caduta: gli smartphone prima vengono fatti cadere da un metro di altezza sull'acciaio, poi da un'altezza di 10 cm senza riportare danni esteriori e di funzionamento.

In secondo luogo si prova la resistenza dei tasti e della porta usb per un numero elevato di volte, così da garantirne la durabilità nel tempo. Dopo viene testata la resistenza meccanica dell'intero dispositivo, partendo dal test del fondoschiena: viene simulato lo scenario in cui il dispositivo è nella tasca posteriore dei pantaloni e ci si siede sopra.

Poi si testa la torsione del dispositivo aperto: viene torto alla base per verificare se sopravvive alle deformazioni e se rimane funzionante. In seguito viene testata la chiusura del dispositivo e quindi la resistenza della cerniera e del display, che però non è stato permesso riprendere.

Infine, si verifica la resistenza all'acqua per 10 minuti, ai quali lo smartphone deve sopravvivere completamente funzionante. Tuttavia, non si parla di una certificazione vera e propria, ma di una resistenza analoga a un IPX2 e IPX4, che è possibile intravedere su un cartello apposto sul macchinario adibito al test.

Insomma, OnePlus vuole farci capire che sul suo OnePlus Open si può fare affidamento molto di più che su altri smartphone pieghevoli e che i suoi controlli qualità sono serrati e di varia natura, ma per avere un giudizio definitivo dovremo aspettare il lancio ufficiale per valutarne la solidità.

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