Oppo e OnePlus fuori dalla Germania: "l'unica è pagare", dice Nokia

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Oppo e OnePlus fuori dalla Germania: "l'unica pagare", dice Nokia

17 Agosto 2022 214

Oppo e OnePlus hanno interrotto la vendita dei propri smartphone in Germania, a causa di una disputa in corso tra le aziende e Nokia, riguardo l'utilizzo di alcuni brevetti legati alla tecnologia 4G. Non è chiaro se tra questi ci siano anche quelli al centro di un accordo avvenuto nel 2018, ma ciò che sappiamo è che la battaglia legale tra Oppo e Nokia è in corso da diverso tempo e che a inizio giugno era stato ordinato alle due società di trovare un accordo, pena il ban dei dispositivi della casa cinese dal mercato tedesco.

Evidentemente l'accordo non è stato raggiunto, motivo per cui Nokia ha fatto valere le sue ragioni e ha ottenuto la rimozione completa degli smartphone Oppo - e anche quelli OnePlus, in quanto anche questi interessati dalla violazione dei brevetti - dallo store online della società, mentre i prodotti restano ancora acquistabili su canali di terze parti come Amazon, sino ad esaurimento scorte. Ovviamente ciò non ha conseguenze per quanto riguarda i dispositivi già venduti, che continueranno a funzionare e ricevere aggiornamenti regolarmente.

Secondo quanto emerso, alla base del mancato accordo ci sarebbero dei costi di royalties troppo elevati richiesti da Nokia, i quali pare che arrivino a sino a 2,5 euro a dispositivo venduto. Il problema riguarda il fatto che, al fine di adempiere alla legge tedesca, Oppo e Nokia avrebbero dovuto siglare un accordo su base globale, quindi il pagamento avrebbe riguardato tutti gli smartphone venduti da Oppo, OnePlus e probabilmente anche le altre aziende del gruppo BBK in tutto il globo.

Nokia ha fatto causa al gruppo anche in molti altri paesi europei, tra cui Francia, Spagna, Finlandia, Svezia e Regno Unito, quindi il rischio che il contagio del ban si estenda anche ad altri grossi mercati è del tutto concreto. In ogni caso Oppo e OnePlus non hanno abbandonato completamente la Germania, dal momento che continuano a vendere tutti gli altri prodotti non colpiti dal ban, come ad esempio le cuffiette. Resta da capire se le aziende coinvolte riusciranno a trovare un accordo o se la permanenza in Europa di Oppo, OnePlus e degli altri brand BBK come Vivo e Realme è a grosso rischio nel prossimo futuro.

AGGIORNAMENTI: IL PUNTO DI VISTA DI NOKIA

17/8

Si continua a discutere del caso che vede opposte Oppo/OnePlus (e in generale tutti i brand BBK) e Nokia per le questioni legate al rinnovo delle licenze sul 4G. Oppo, ricordiamo, ritiene che quanto chiesto dall'azienda finlandese sia esagerato, e si rifiuta di accettare le richieste di Nokia. Il tribunale di Monaco ha così imposto il divieto di vendita di prodotti Oppo e OnePlus sul mercato tedesco.

Ora Nokia dice la sua sulla questione, così come riporta Android Police: il tribunale regionale di Mannheim e quello di Monaco hanno dato ragione all'azienda scandinava in due diverse occasioni, affermando che Oppo utilizzava le tecnologie brevettate di proprietà di Nokia in modo illegale.

Il modo più semplice per Oppo di risolvere la questione è rinnovare la licenza a condizioni eque.

La richiesta di Nokia è di 2,50 euro per ciascuno smartphone Oppo e OnePlus venduto in Germania. I due brand hanno rifiutato in quanto per aderire alla legislazione tedesca è necessario stipulare con Nokia un analogo accordo a livello mondiale: un conto dunque sarebbe pagare 2,50 euro per 2 milioni di smartphone all'anno (è la stima degli Oppo/OnePlus spediti in Germania ogni 12 mesi), un altro pagare la medesima cifra per 200 milioni di smartphone all'anno (stima per il mercato globale).

Come già riportato nell'articolo originale (v. sopra), dopo la Germania potrebbe essere il turno di altri Paesi, tra questi Francia, UK, Svezia, Finlandia, Olanda, Spagna e India. E proprio quest'ultimo potrebbe essere decisivo: se i tribunali daranno ragione a Nokia anche nel sub-continente asiatico, allora BBK sarà obbligata di fatto ad accettare la richiesta della società finlandese. Il mercato indiano è infatti troppo importante perché Oppo e OnePlus decidano di abbandonarlo.


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