Brutta novità per i clienti TIM che intendono passare a un altro operatore di rete fissa: a partire dal 1° aprile 2025 aumenterà infatti il costo di disattivazione in caso di migrazione.
Lo ha comunicato lo stesso operatore il 20 febbraio nella sua pagina News e modifiche contrattuali, in cui viene indicato che da quella data il costo non sarà più 5 euro come avviene attualmente, ma verrà allineato al costo di cessazione della linea, aumentato esattamente un anno fa (febbraio 2024).
Quindi chi passerà a un altro operatore entro i termini di durata del contratto (se sottoscritto un'offerta dopo il 1° gennaio 2024) o in qualunque caso (se attivato una linea prima del 31 dicembre 2023), dovrà pagare 23 euro.
La modifica, che vale per tutti i contratti di linea fissa, quindi anche FWA (ma non Premium FWA Ricaricabile), è stata giustificata da TIM "per rispondere alle mutate condizioni economiche che incidono sugli aspetti gestionali dei servizi forniti".
La modifica contrattuale è stata comunicata con un messaggio nella fattura di febbraio 2025, ma i clienti che non intendono accettarla hanno tempo fino al 30 aprile 2025 per recedere dal contratto senza costi o penali.
Per effettuare il diritto di recesso (valido anche per offerte con vincolo temporale di permanenza), si può scegliere una delle seguenti opzioni:
- Chiamare il Servizio Clienti 187
- Fare richiesta dall'Area Clienti MyTIM (previa registrazione)
- Scrivere all'indirizzo TIM – Servizio Clienti - Casella Postale 111 - 00054 Fiumicino (Roma)
- Scrivere tramite PEC all'indirizzo [email protected]
- Recarsi in un negozio TIM: qui trovate l'elenco dei negozi TIM
In caso di invio tramite posta o PEC, è necessario allegare una fotocopia del documento d'identità del titolare del contratto e specificare nell'oggetto della comunicazione: "Modifica delle condizioni contrattuali".
La comunicazione, sempre con la stessa procedura e oggetto, è da effettuare anche in caso di passaggio ad altro operatore.
TIM ricorda che in caso sulla linea siano in corso pagamenti rateali per l'acquisto di apparati o servizi (come telefoni, modem, TV, contributo attivazione o altro), si può scegliere se continuare a pagare le rate residue fino alla scadenza o decidere di saldare l'importo ancora dovuto in unica soluzione (in questo caso bisogna specificarlo nella richiesta di recesso o successivamente al 187).
In caso di apparati a noleggio o comodato d'uso, dovranno essere restituiti a TIM, e lo stesso vale in caso di modem acquistato con pagamento rateale, senza dover pagare le rate residue (la spedizione è a carico degli utenti e deve essere effettuata entro 30 giorni dall'esercizio del diritto di recesso).