Se siete tra quanti seguono il portale con una certa frequenza avrete notato come, tra le storie sull’intelligenza artificiale di cui raccontiamo, ci siano frequentemente citati i protagonisti di questa notizia.
Da un lato abbiamo Microsoft, la quale da tempo sta spingendo sull’acceleratore AI in tutti i suoi ambiti, in particolare con GitHub Copilot, che tante polemiche ha sollevato (e sta ancora sollevando) per quella sua peculiarità di suggerire codice protetto da copyright, ma in generale anche su cose come un simulatore di qualsiasi voce partendo da tre secondi di audio (!).
Dall’altro abbiamo OpenAI, un’azienda di ricerca e sviluppo in ambito intelligenza artificiale che sforna in continuazione prodotti come Whisper, un software open-source per il riconoscimento vocale, o ChatGPT, un chatbot che pur essendo potente non ha ancora tutte le qualità per mettere in soffitta gli sviluppatori.
Bene, la notizia che riguarda questi due personaggi è raccontata in questo tweet:
JUST IN: Microsoft $MSFT in talks to acquire a 49% stake worth $10 billion in ChatGPT owner OpenAI.
— Watcher.Guru (@WatcherGuru) January 10, 2023Pare quindi che Microsoft voglia stabilire un accordo per il quale riceverà il 75% delle entrate di OpenAI fino a quando non avrà recuperato il suo investimento iniziale.
Ma a quanto ammonta questo investimento? In pratica OpenAI verrà spezzata in tre parti: Microsoft prenderà una quota del 49%, altri investitori rileverebbero il restante 49% ed il restante 2 percento andrà alla società madre senza scopo di lucro di OpenAI.
Ma queste percentuali come si traducono in dollari? Bene, stando a quanto indicato, la società di intelligenza artificiale sta attualmente raccogliendo fondi per una valutazione di… 29 miliardi di dollari!
Qualcosa di esorbitante se si pensa che è nata come no profit.
Tutto l’interesse di Microsoft pare essere concentrato proprio su ChatGPT, per cui sono attesi guadagni oltre il miliardo nel 2024, pertanto è inutile dire che in questo senso la parola investimento in questo caso calza a pennello.
Insomma, non manca molto per avere ChatGPT nella suite Office, o magari come plugin di VS Studio, coadiuvato, perché no, da GitHub Copilot.
Tutto un ambiente targato… Microsoft!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.