Il servizio, e le app a esso collegata, si chiama Fasto e statene certi che farà discutere per un bel po' di tempo. Il concetto è molto semplice: con l'app per i clienti si può chiamare un taxi su due ruote (uno scooter, ovviamente) e, in tempi brevi, essere portati a destinazione spendendo meno che con un taxi convenzionale. Ma la cosa forse più destabilizzante, soprattutto per i tassisti (che ovviamente sono già sul piede di guerra) è che con l'app per i driver chiunque può trasformare il proprio veicolo in un Moto-Taxi, senza licenze o regole particolari.
Come funziona Fasto
Come accennato, Fasto è un servizio composto da due app dedicate ovviamente ad Android e iOS. Quella per i clienti funziona in modo molto simile a tante altre app per servizio taxi, con la differenza che a prendervi arriverà un taxi su due ruote. Come appunto in altri servizi simili, anche Fasto permette di scegliere il percorso dall'app, prenotare per l'immediato o per un'ora specifica, pagare in anticipo (visti i prezzi in chiaro) e tenere traccia della corsa in tempo reale.
Si può addirittura optare per prenotare un scooter classico o uno elettrico (Fasto Eco).
Ma il bello viene dando un'occhiata all'app e alle regole per i driver. Se avete uno scooter potete di fatto improvvisarvi (o diventare) tassisti con una serie di passaggi decisamente semplici rispetto a quelli che servirebbero per acquisire una licenza per taxi classica. Servono ovviamente un veicolo registrato e assicurato, patente di guida e, soprattutto, un certificato KA (ovvero patente A speciale). Quest'ultimo è dedicato alla guida professionale di un motoveicolo, e lo si può ottenere alla Motorizzazione Civile a seguito di una visita medica che confermi "la persistenza dei requisiti psicofisici necessari al rilascio della patente di guida" e di un esame. E il bello è che non si tratta di un esame pratico: è un esame teorico in forma scritta sulla falsa riga di quello classico per ottenere la patente. Ah, ovviamente bisogna essere maggiorenni.
Quando siete in possesso di questi prerequisiti registrate il tutto online su Fasto, attendente la verifica dei documenti da parte dei responsabili del servizio e, appena avrete l'approvazione, sarete pronti a partire. L'unico dubbio al momento riguarda il guadagno dei driver: sul sito ufficiale si parla della libertà di stabilire i propri orari di lavoro e di pagamenti regolari, anche 3 volte a settimana, ma non è appunto chiaro quanto costeranno le corse e quale percentuale spetterà al driver e quale a Fasto.
All'estero il servizio è già attivo, a riconferma di quanto in varie nazioni sia più facile "mettersi in regola" per attività del genere. E in Italia cosa succederà?
Fasto in Italia
Fasto, stando alla pagina Facebook del servizio, sarebbe già attiva a Milano e Napoli. Ci sono dei mini video promo che a questo punto risalgono a 2 settimane fa, che confermano appunto la presenza del servizio nelle due città.
Non solo: stando a quanto riportato dal Corriere Fiorentino, Fasto si sta preparando a sbarcare anche a Firenze. Entrambe le app sono già disponibili al download, e il sito ufficiale è tradotto in italiano. Alcune parti del portale però non funzionano a dovere, come quella con l'elenco delle città in cui Fasto dovrebbe essere attivo o la newsroom con gli eventuali annunci relativi al suolo italiano.
In ogni caso, come era prevedibile i tassisti non sono affatto contenti del suo arrivo. Difficile dire se Fasto avrà lunga vita in Italia o se farà la fine di Uber Pop e simili.