Oggi è il così detto Black Friday, una ricorrenza che abbiamo mutuato dagli Stati Uniti, dove segna l'inizio dello shopping natalizio. Ma vi siete mai chiesti come mai un nome tanto funesto? Perché si dice venerdì nero?
La risposta in realtà non è semplice, nel senso che più che una singola ragione è frutto di una commistione di eventi che hanno segnato il suo nome. Tra questi ne ricordiamo alcuni in particolare:
- La crisi finanziaria del 1869: una delle prime associazioni del termine "Black Friday" risale addirittura al 24 settembre 1869, un venerdì ovviamente, quando ci fu un crollo del mercato dell'oro negli Stati Uniti, causato da una speculazione eccessiva. Questo evento provocò un crollo finanziario e da qui il termine "Black Friday", per via delle sue conseguenze negative sull'economia.
- Traffico e caos a Philadelphia: un'origine più moderna del termine "Black Friday" è legata agli anni '50 e '60 a Philadelphia, dove veniva usato per descrivere il traffico intenso e il caos che seguiva il Giorno del Ringraziamento. Questo giorno segnava l'inizio ufficiale della stagione dello shopping natalizio, e la polizia lo chiamava "Black Friday" a causa delle lunghe ore di lavoro e del disordine causato dal grande numero di acquirenti e turisti in città.
- Dai Numeri Rossi ai Numeri Neri: fin qui abbiamo visto connotazioni per lo più negative, ma ce n'è una ancora successiva e senz'altro più ottimistica. "Black Friday" indica infatti il punto dell'anno in cui le vendite passavano dai numeri "rossi" (perdite) ai numeri "neri" (profitti). Da qui il Black Friday è divenuto una giornata positiva, associata a grandi affari e sconti per i consumatori.
Indipendentemente dalla precisa origine, è chiaro che si tratti di una delle tante ricorrenze importate, che in questo caso è diventata addirittura globale.
E come tutte le cose non autoctone, il Black Friday in Italia è ormai "mutato", e da singolo giorno è divenuto quasi un intero mese. Ma questo è un altro discorso, che abbiamo già affrontato in questo articolo.