Pixel 8 Pro visto da dentro: il teardown

10 months ago 97

Pixel 8 Pro è stato sottoposto al classico teardown da parte di JerryRigEverything: dopo il test di resistenza, dunque, è arrivato il momento di osservare lo smartphone dall'interno cercando di capire allo stesso tempo il suo livello di riparabilità. Nulla si avvicina a Fairphone 5, dice Zack Nelson, ma i grandi brand - Apple, Samsung e Google stessa - hanno fatto comunque importanti passi avanti in questo senso.

Solitamente gli smartphone si aprono rimuovendo la scocca posteriore, ciò non è tuttavia il caso di Pixel 8 Pro per cui si deve partire dalla parte frontale, ovvero dal vetro. Niente viti, solo adesivo, e l'apertura risulta abbastanza semplice. All'interno la batteria è coperta da uno sticker in grafite che facilita la fuoriuscita del calore, lo stesso compito viene affidato anche ad una lunga piastra in metallo posizionata verticalmente che, oltre a contenere la temperatura, funge anche da rinforzo della struttura dello smartphone e da diffusore del motore di vibrazione integrato.

La rimozione della batteria è piuttosto difficoltosa, e richiede l'uso dell'alcool. Fanno meglio Samsung ed Apple, dice Zack Nelson, e Google da questo punto di vista è rimasta un po' indietro. Dopo aver estratto le fotocamere e la scheda madre si ha accesso al termometro, una novità per i dispositivi Pixel. L'azienda di Mountain View spiega che teoricamente il dispositivo sarebbe in grado di misurare la temperatura corporea, ma manca l'approvazione da parte della FDA. L'attuale limitazione sarebbe dunque legata alla problematica della gestione dei dati più che a difficoltà di natura tecnica.

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