Gli smartwatch sono prodotti ormai consolidati nelle vite di tanti utenti, ma mentre la scelta di un modello piuttosto che un altro (ricordate la nostra selezione dei migliori smartwatch) passa anche molto dalle esigenze personali, per quanto riguarda i cinturini ci sono delle osservazioni generali che possiamo fare, che accomunano tutti i modelli.
Gli esempi qui sotto si riferiscono a un Pixel Watch perché era quello del quale avevamo più cinturini a disposizione, ma le considerazioni hanno valenza generica: prima di cambiare cinturino al vostro orologio dategli uno sguardo!
Cinturini in silicone
I cinturini in silicone sono i predefiniti di molti smartwatch, ma ciò non è un male. Nella pratica sono infatti facilmente i più comodi, quelli da portare volendo anche la notte, perché uniscono bene elasticità e robustezza, e sono anche facilmente regolabili.
Tendenzialmente, nella mia esperienza, basta non stringerli troppo e non fanno nemmeno sudare, ma comunque ci sono i modelli traforati proprio per limitare questo problema.
C'è poi il vantaggio intrinseco di poterli usare in ogni condizione, anche sotto la doccia o in piscina, proprio perché non temono l'acqua.
Attenzione però al colore che scegliete: quelli più chiari, col tempo, possono tingersi un po', e non sono facili da "sbiancare"; meglio quindi scegliere un cinturino scuro o comunque con un colore più forte.
Cinturini elastici
I cinturini elastici trasformano lo smartwatch in una sorta di braccialetto, perché di fatto non hanno un aggancio, ma dovrete semplicemente allargarli per infilarvelo.
Garantiscono la massima aderenza, ma possono essere un po' difficili da regolare, soprattutto per chi abbia il polso grande. Se li lasciate troppo lenti l'orologio potrebbe anche ruotare un po' attorno al polso, ma è un attimo e saranno stretti al punto da lasciarvi il segno al termine della giornata.
Allo stesso modo l'acqua non è proprio loro amica, soprattutto perché poi restano un po' inzuppati, e portarli giorno e notte in modo continuativo può essere un po' fastidioso.
Andrebbero provati prima dell'acquisto, per vedere come si adattano al vostro polso, cosa che non è certo sempre fattibile, soprattutto per chi compri online.
Cinturini in metallo
I cinturini in metallo sono i più eleganti. Quello qui sopra è a maglia metallica, quindi molto leggero e flessibile, ma ci sono anche quelli con maglie più grandi, più simili a quelli di un orologio di lusso (e infatti sono spesso i più cari).
La loro resistenza all'acqua è variabile: assicuratevi che ci sia proprio scritto, perché alcuni non gradiscono comunque che ci facciate la doccia tutti i giorni o che li usiate per nuotare, pena il deperimento del cinturino stesso.
Anche la comodità è variabile a seconda del tipo di maglie e del loro peso, ma la rigidità del materiale un po' si paga, e non è sempre facile trovare la regolazione giusta per il polso, perché sono meno flessibili delle soluzioni in silicone.
Portarli comodamente giorno e notte, senza interruzioni, non è banale insomma.
Che taglia scegliere?
Il problema della taglia è forse un non-problema, a patto di sapere a cosa si va incontro. Ovviamente, anche in questo caso, nulla sostituisce una prova dal vivo, cosa che vi invitiamo a fare quando possibile.
Al di là della larghezza (non tutti gli smartwatch hanno più di una taglia), la cosa da tenere di conto è la lunghezza. Come vedete dall'immagine qui sopra, tra un cinturino small e uno large c'è la sua differenza, però posso dirvi che anche io, che ho il polso piuttosto piccolo, riesco comunque a portare un large; la differenza è che il cinturino, ripiegandosi, arriva vicino alla cassa dell'orologio, mentre nel caso dello small si ferma molto prima. Per fare un esempio pratico: lo small io lo porto al terzo buco, il largo al nono; c'è comunque una bella differenza!
Mettiamola così: genericamente parlando, un uomo di medie dimensioni può probabilmente optare indifferentemente per entrambi, consapevole del fatto che uno si ripiegherà molto di più.
Una donna tendenzialmente dovrebbe prendere più in considerazione la small. Va da sé che ci sono mille eccezioni.
Cinturino originale o non originale?
Su Amazon e store di terze parti (cough cough Temu cough cough) si trovano dozzine di cinturini a basso costo, tra i 5 e i 20 euro massimo. È ovvio che siano molto più attraenti dei modelli originali, che spesso partono da 50 euro in su, indipendentemente dal produttore. Non è però tutto oro ciò che luccica.
Se decidete di prendere un cinturino di terze parti, la prima cosa che dovete verificare è che si agganci perfettamente alla cassa dell'orologio. Prima ancora di capire se è comodo, se vi sta bene al polso, ecc. Anche se gli attacchi sembrano identici tra i modelli originali e non (vedi foto sotto, dove quelli in silicone sono originali, gli altri no), poi nella pratica questi ultimi non sempre riescono a essere stabili.
Se ci fosse un po' di gap tra cinturino e cassa, fate il reso.
Lì per lì magari potreste pensare che sia una cosa di poco conto, ma se il cinturino non aderisce bene (soprattutto se l'attacco è in metallo) lo sentirete vibrare fastidiosamente all'arrivo di ogni notifica (se vibra anche l'orologio). Inoltre, se dovessero esserci dei sensori all'aggancio, questi potrebbero non funzionare correttamente, e di conseguenza le funzioni a essi associati.
Inutile dire che i cinturini originali nel 99% dei casi combaciano alla perfezione e offrono la migliore vestibilità. Ho verificato questo fatto con diversi cinturini di terze parti, provenienti sia da Amazon che da Temu, e per quanto sembrassero avere attacchi identici all'originale, poi nessuno combaciava così bene.
Siccome non esiste una legge generale valida per tutti, potete comunque provare, ma magari fatelo da store nei quali sapete che restituire il prodotto è facile e veloce, almeno non correte rischi. In tutti gli altri casi, lo store ufficiale (qui quello di Google) è senz'altro la soluzione più sicura.