Lo scorso gennaio, Bethesda Softworks e MachineGames in collaborazione con Lucasfilm Games hanno svelato Indiana Jones e l'antico Cerchio, l'attesissimo videogioco in soggettiva che racconterà una storia del tutto inedita dedicata al celebre archeologo avventuriero del mondo del cinema. Vediamo insieme tutto quello che dovete sapere al suo riguardo, inclusi gli ultimi dettagli svelati a seguito della fiera Gamescom.
Tutto su Indiana Jones e l'antico Cerchio
La trama
Antiche civiltà distanti centinaia e migliaia di chilometri l'una dall'altra hanno dei punti in comune sconcertanti. E non è un caso che unendo fra loro i siti archeologici di queste civiltà su un mappamondo si formi un cerchio, o meglio, l'antico Cerchio.
Dietro questo mistero si nasconde un potere ancestrale che anche stavolta fa gola alle persone sbagliate (gli eterni nemici di Indy), un mistero che il Dottor Jones vorrà risolvere a tutti i costi. Il tutto inizia quando un'effrazione a tarda notte porterà il nostro Indiana ad affrontare un misterioso gigante interpretato dall'attore Tony Todd (alto nella "vita vera" ben 1,96 metri). Da lì si aprirà un'avventura che porterà l'archeologo più famoso del mondo del cinema a esplorare il Vaticano, le piramidi d'Egitto, i templi sommersi di Sukhothai, l'Himalaya, Machu Picchu e tante altre location. E non sarà solo, visto che nei suoi percorsi stringerà nuove amicizie, fra cui quella con la giornalista Gina Lombardi che sarà una comprimaria fondamentale per il dipanarsi della storia.
Ovviamente Bethesda non ha svelato molto altro a riguardo, anche perché Indiana Jones e l'antico Cerchio porrà particolare enfasi proprio sulla trama e sul suo sviluppo.
Dal materiale mostrato finora però la storia sembra più autentica e per certi versi anche più coerente di quella vista negli ultimi due film della saga, senza dubbio quelli meno apprezzati dai fan storici della saga.
In che anno è ambientato Indiana Jones e l'antico Cerchio?
L'antico Cerchio, così come i primi tre film della saga dedicata a Indiana Jones, è ambientato prima della Seconda Guerra Mondiale. Grazie ai due film più recenti sappiamo che il celebre archeologo ha preso parte al conflitto mondiale svolgendo una serie di missioni per i servizi segreti americani (Office of Strategic Services), tra cui anche alcune riguardanti il recupero di reliquie su cui nazisti e giapponesi volevano mettere le mani. La presenza dei nazisti ne l'antico Cerchio però non deve trarre in inganno: sono presenti qui così come nei predatori dell'arca perduta e ne L'ultima crociata, entrambi ambientati prima della WWII. Bethesda ha dato anche una collocazione temporale precisa al suo gioco: 1937, proprio fra gli eventi de I predatori dell'arca perduta e L'ultima crociata (e dopo Il tempio maledetto, ovviamente).
Niente binari, per fortuna
Indiana Jones e l'antico Cerchio è uno di quei giochi che potremmo tranquillamente definire "Story Driven". La trama fa da padrona, e lo scopo del gioco è quello di avanzare nella storia per scoprire tutti i suoi risvolti e arrivare a un finale si spera soddisfacente. Giochi del genere, incentrati non solo sull'azione, ma anche su esplorazione, risoluzione di puzzle e simili, sono spesso su binari. Per chi ha meno dimestichezza con i termini videoludici, significa che il gioco vi indirizza verso un percorso ben preciso (un binario) senza permettervi deviazioni o qualche tipo di libertà di approccio. L'antico Cerchio non sarà proprio così. Oltre alla trama principale, il gioco ci delizierà con tante missioni secondarie e zone da esplorare che esuleranno appunto dal percorso primario. Non solo: anche avanzando nella storia sarà possibile tornare indietro e riesplorare aree già viste in precedenza. Per finirlo al 100% sarà necessario insomma più tempo del previsto.
Ovviamente non mancheranno sezioni più lineari, ma un giusto mix di entrambe le situazioni lo rendono ancora più appetibile di quanto pensassimo.
Essere Indiana Jones (non in terza persona)
La cosa che fa più discutere del nuovo gioco dedicato a Indiana Jones? La visuale in soggettiva. Eppure ha il suo perché. Intanto la ragione primaria è forse da ricercarsi nella software house responsabile dello sviluppo del gioco: MachineGames. Li conosciamo grazie agli ultimi giochi dedicati alla serie di Wolfenstein, titoli in prima persona che hanno proiettato il mitico Blazkowicz (e famiglia) nell'era moderna del gaming. C'è insomma una discreta esperienza nel rendere esperienze in soggettiva quanto più immersive e godibili possibile, e l'obiettivo di questo Indiana Jones non era solo di proporre una storia appassionante, ma anche quella di farci davvero calare nei panni dell'archeologo. E non c'è niente di meglio della prima persona per farlo. Prendere parte alle scazzottate, usare la frusta, scrivere e leggere il diario di Indy, osservare i siti archeologici in soggettiva, risolvere i puzzle: tutte cose che con la visuale in soggettiva potrebbero funzionare meglio del previsto.
E in ogni caso, come si vede anche dai filmati mostrati finora da Bethesda, ci sono anche tante scene in cui si vede Indy in terza persona, e ci sono anche piccoli frangenti di gioco (legati al movimento) che spostano la visuale alle spalle del protagonista.
Il passato della software house non vi deve comunque portare a pensare che l'antico Cerchio sia una sorta di sparatutto mascherato da avventura, in cui si passa il tempo a menare le mani e prendere a frustate e pistolettate nazisti e altri cattivoni. Proprio la frusta per esempio sarà uno strumento vitale per l'esplorazione delle location e anche per la risoluzione di puzzle ambientali di vario genere. Non sempre poi sarà preferibile un approccio alla Rambo, tant'è che Indy nel gioco sfrutterà diversi travestimenti che gli permetteranno di superare indenne (forse) i nemici per condurre le proprie indagini. L'approccio misto che ci sarà in gioco lo si intuisce bene dai filmati che vi proponiamo a breve, e poco prima della Gamescom abbiamo assistito a una dimostrazione a porte chiuse del gameplay che ci ha mostrato tanti frangenti di gioco in più.
La cosa che ci ha sorpreso maggiormente è proprio la varietà di situazioni, che alternano momenti di ragionamento e di studio delle prove raccolte (tramite macchina fotografica e diario) a momenti di azione pura. E a proposito della varietà, abbiamo già visto come l'avventura ci porterà in varie parti del mondo, ma non pensiate che sia tutta opera di finzione. Ci sono location inventate per il bene della trama, ma il team ha anche studiato tanti campi archeologici veri per cercare di riportarli nel modo più fedele possibile in gioco. E chi fosse (giustamente?) spaventato dai puzzle ambientali, sappiate questo: ce ne saranno tantissimi e saranno impegnativi e variegati, ma il team ha fatto sì che i giocatori non rimarranno mai bloccati nell'avventura. Come? Implementando un sistema di aiuti che darà mano ai giocatori senza rompere l'immersività. Tradotto: non dovrete correre su YouTube a cercare la soluzione all'enigma, ma ci sarà un aiuto direttamente in gioco.
Indy potrà scattare una foto al puzzle, e la sua voce vi darà consigli su come risolverlo.
Doppiaggio e doppiatori italiani
Indiana Jones e l'antico Cerchio sarà doppiato in italiano. Ne avevamo già avuto conferma diversi mesi fa con il trailer di presentazione ufficiale del gameplay che vi abbiamo proposto in questo articolo, già in parte doppiato dai professionisti che hanno preso parte alla produzione. Indiana Jones sarà doppiato da Alessandro D'Errico, Gaia Bolognesi si occuperà della voce di Gina Lombardi, Renzo Ferrini doppierà il gigantesco Locus e Maurizio Merluzzo invece si occuperà del villain Emmerich Voss. La cosa davvero peculiare è che il personaggio di Gina Lombardi è interpretato dall'attrice italiana
Alessandra Mastronardi, che tra l'altro presterà la voce al suo stesso personaggio nella versione inglese del gioco, ma non in quella italiana!
A inizio agosto, prima quindi della Gamescom e delle anteprime dedicate al gioco, era emerso online un post su Reddit dove un doppiatore anonimo aveva segnalato problemi per quanto riguarda il doppiaggio internazionale del gioco.
Alla radice di tutto ci sarebbe il contratto proposto da ZeniMax, che autorizzerebbe la società a usare l'intelligenza artificiale sulle voci dei doppiatori per adattare le voci e ricreare dialoghi da zero a seconda delle necessità. La clausola in questione avrebbe ovviamente sollevato un discreto vespaio tra i doppiatori delle varie lingue, e c'è una probabilità che il gioco possa anche uscire privo di alcuni doppiaggi. Il trailer pubblicato alla Gamescom non è doppiato in italiano, ma potrebbe trattarsi di una coincidenza più che di una conferma.
Trailer Gamescom e non solo
Il più recente trailer mostrato da Bethesda alla Gamescom mostra scene e location inedite, qualche spezzone gameplay aggiuntivo e qualche ulteriore dettaglio sulla trama.
Ci sono altri due trailer (doppiati in italiano) con cui intrattenersi nell'attesa dell'uscita del gioco di Indiana Jones. Ve li proponiamo qui di seguito:
Quando esce Indiana Jones e l'antico Cerchio?
L'uscita di Indiana Jones e l'antico Cerchio su PC, Xbox Series X|S e Game Pass è prevista per il 9 dicembre prossimo.
Al momento sono già aperti i preordini della versione digitale, sia su Microsoft Store che su Steam. Esiste anche una versione fisica dedicata a entrambe le piattaforme. Quella PC conterrà un codice da riscattare. Entrambe però non sono ancora disponibili al preordine su Amazon. Potete però prenotarla da Gamestop.
E quanto costa?
La versione PC digitale viene a costarvi 69,99€, mentre quella per Xbox 79,99€. La versione fisica dovrebbe avere lo stesso prezzo. C'è anche la Premium Edition, rispettivamente a 99,99€ e 109,99€.
E PS5?
Indiana Jones e l'antico Cerchio arriverà anche su PlayStation 5. L'esclusiva Xbox sarà quindi solo temporale. Una scelta strana ma sensata quella di Microsoft, che già con Starfield ha perso, almeno a nostro avviso, un bel po' di soldi dalle copie che avrebbe potuto vendere sulla piattaforma di Sony. Al momento non c'è una data precisa però: Bethesda e Microsoft hanno confermato che vedremo il gioco di Indiana Jones su PlayStation nella primavera del 2025.
Si tratta, ovviamente, di un gioco next-gen: niente PS4 quindi, come d'altronde niente Xbox One e colleghe della scorsa generazione.
Requisiti di sistema su PC
Al momento Bethesda ha comunicato solo i requisiti minimi per far girare correttamente Indiana Jones e l'antico Cerchio su PC. Vi serviranno, oltre a Windows 10, almeno un Intel Core i7 a 3,3 GHz o un AMD Ryzen 5 a 3,1 GHz, 16 GB di RAM, una NVIDIA GeForce RTX 2060 con 8 GB di memoria dedicata o una Radeon RX 6600 sempre con 8 GB di memoria e un SSD. Considerato che il gioco, su PC, vanterà Full Ray Tracing (Path Tracing) e Ray Reconstruction, preparatevi a requisiti consigliati molto alti.
Collector's Edition
C'è una edizione da collezione del gioco di Indiana Jones, ma c'è un piccolo problema: in Europa è andata esaurita in una manciata di minuti. E ovviamente è già spuntata su eBay al doppio del prezzo proposto sullo store ufficiale Bethesda. Trovate tutte le info del caso qui.